Ischia, 27 novembre 2022 - Si chiama Gradone, in dialetto Rarone, ed è la frazione più sfortunata di Casamicciola. Qui insistette l'alluvione del 2009 che fece una vittima. Sempre qui colpì duro nel 2017 il terremoto, superficiale e quindi molto localizzato ma di forte intensità, che fece due morti ed estesi danni alla frazione. Danni che in larga parte non sono stati riparati e manco indennizzati. Da qui la protesta della popolazione che ha ribattezzato Gradone, con simbolismo tutto napoletano "la nuova Pompei".
Non sapeva chi attacco lo striscione in Piazza Maio, che una nuova tragedia incombeva: una nuova alluvione, stavolta ben più devastante perché si è trattato di una alluvione di acqua fango e rocce, con il terreno vulcanico incoerente che si è letteralmente liquefanno e dal punto di distacco a quota 650 metri circa è sceso nel canalone e ha devastato la frazione spianando una dozzina di case per poi scendere verso piazza Bagni e poi il mare, seminando distruzione.
Ma i morti, i morti li ha fatti tutti nella frazione dannata, che per la sua collocazione ad altissimo rischio sulle pendici del monte Epomeo - rischio sismico ed idrogeologico, il secondo di grado elevato - andrebbe semplicemente delocalizzata, risarcendo gli abitanti in modo che possano ricostruire altrove. Qualcuno avrà un simile coraggio o si ricostruirà dove era, magari con qualche protezione idrogeologica, sperando che l prossima frana non sia come l'ultima? Tutto lascia propendere per la seconda ipotesi. E quindi prepariamoci al prossimo evento, nel solito maledetto posto.