Venerdì 19 Aprile 2024

Forza mister: Bologna è la tua alleata

Michele

Brambilla

In pochi giorni, è la seconda volta che un personaggio pubblico rende nota a tutti la sua malattia. Prima Fedez, ora Sinisa. Non c’è da meravigliarsi né da criticare: nessuno si permetta di dire a chi ha un cancro come e a chi deve comunicarlo. Ciascuno lo fa a suo modo: e Mihajlović l’ha fatto da Mihajlović. La malattia – ha detto – non sa con chi ha a che fare, ha avuto l’impudenza di sfidarmi un’altra volta e un’altra volta perderà: non avesse una fibra del genere, non sarebbe riuscito a fare tutto quello che nella vita è riuscito a fare. Siamo, ancora una volta, tutti con lui. E ci permettiamo di aggiungere che “con lui” c’è qualcosa di speciale: Bologna.

Tutte le città si sarebbero strette attorno al loro mister? Può darsi. Ma Bologna ha saputo amare Siniša nel modo in cui Bologna sa amare: carnale. Quando, due anni e mezzo fa, il mister si è ammalato, la solidarietà non gli è arrivata solo con messaggi social pieni di belle parole. Al Sant’Orsola gli hanno allestito una stanza con maxi schermi e tutta la tecnologia possibile per dirigere gli allenamenti da un letto d’ospedale; e fuori dalla sua camera c’erano sempre tifosi a fargli sentire il loro affetto. Per lui hanno fatto un pellegrinaggio alla Madonna di San Luca. A lui il Comune ha concesso la cittadinanza onoraria. E il Bologna Football Club? Trovate – in quel mondo di squali che è il calcio – una società che prolunga il contratto a un mister malato. Il Bologna l’ha fatto, quando ancora non si sapeva come sarebbe andata a finire. Alla conferenza stampa di ieri Mihajlović aveva a fianco il direttore sportivo Riccardo Bigon, un dirigente e un uomo di cui la città deve essere orgogliosa.

Forza mister: Bologna ha medici formidabili e una formidabile capacità di amare. È la tua alleata.