Forza Italia divisa sui sottosegretari

Non c’è pace in Forza Italia. Ora la battaglia tra “ronzulliani“ e “governisti“ prosegue sui sottosegretari e i vice ministri: numeri alla mano, dalle parti di Arcore contano di ottenere 7-9 caselle dall’alleato Giorgia Meloni. Il braccio di ferro è uscito allo scoperto con un’intervista a di Giorgio Mulè, che ha sollevato il caso del doppio incarico di Antonio Tajani e Anna Maria Bernini, promossi ministri e ancora ai vertici del partito. Il vicepresidente della Camera ha posto la questione della opportunità di dimettersi e ci sono state tensioni di genere vario. Insomma, un’altra grana per Meloni, chiamata a usare il “bilancino“ anche per la partita dei sottosegretari. Silvio Berlusconi avrebbe indicato alcuni nomi, da lui considerati irrinunciabili per l’ingresso nella squadra di palazzo Chigi. Esponenti storici di FI: si tratterebbe del responsabile giustizia Francesco Paolo Sisto, uno dei legali del Cav, eletto a palazzo Madama, e dato in pole come vice di Nordio; del capogruppo uscente alla Camera, Paolo Barelli, fedelissimo di Tajani, magari come viceministro dell’Interno. Ma anche di Valentino Valentini, consigliere di Berlusconi per la politica estera, dato in corsa come vice alla Difesa.