Martedì 16 Aprile 2024

Forrest Gump a spasso con il cane Un giro del mondo lungo sette anni

La marcia di Tom Turcich, 33 anni, e di Savannah, pastore australiano: hanno percorso 48mila chilometri

Migration

di Viviana Ponchia

Una passeggiata di 7 anni e 48 mila chilometri. Il giro del mondo a piedi, dalle rive dell’Hudson alle fornaci del Guatemala ai ghiacci dell’Antartide. Lo avevano fatto altri dieci prima di lui. Undici con Forrest Gump. Ma l’impresa di Tom Turcich, americano del New Jersey, è comunque un record. Al fianco del ragazzo che al momento della partenza aveva 26 anni è sempre rimasta Savannah, un australian shepard adottato da cucciolo in Texas. Il primo cane a trotterellare attorno alla Terra senza mai un cedimento.

Il norvegese Erling Kagge, che ha dalla sua il primato di avere raggiunto i tre poli (Nord, Sud e cima dell’Everest), considera il camminare un gesto sovversivo per questa epoca. In realtà la storia dei Sapiens è stata la storia di un lungo cammino cominciato 70 mila anni fa nell’Africa orientale. Prima abbiamo imparato a muovere le gambe, poi ad accendere un fuoco, quindi a parlare. Del fatto che la vita sia davvero una lunga passeggiata c’è traccia nelle lingue più antiche. In sanscrito l’idea di passato è "gata", quello che abbiamo camminato, mentre il futuro si chiama "anagata", quello che dobbiamo ancora raggiungere. Tom Turcich appena uscito dal liceo aveva un problema con il presente: nel 2006 un incidente sugli sci si era portato via a 17 anni la sua più cara amica, Anne Marie, e lui si affacciava a un precipizio: "La morte – disse poi – Mi ha fatto pensare al senso della vita. Sono stato costretto a rivedere le mie priorità". Fra le massime attribuite a Lao Tzu una gli sta benissimo: un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa. L’università, un prestito da ripagare, troppi dubbi. Quale strada, dove vado? A prendere ispirazione, per cominciare, da Karl Bushby, ex paracadutista britannico e avventuriero ambulante che ha cominciato a circumnavigare il globo nel ’98 e non ha ancora smesso (lo dicono attualmente bloccato in Turkmenistan). Tom butta giù in programma e il cielo premia il suo ardimento: un’azienda di cartelli stradali si offre di sponsorizzarlo, in più dona alla fondazione di Anne Marie anche un dollaro per ogni chilometro percorso.

Dopo 8 anni, nell’aprile del 2015, il trauma della perdita viene messo dentro lo zaino con sacco a pelo, computer, fornello da campo. Sono le notti a fare più paura. Ma sarà Savannah, reclutata a 4 mesi in un canile di Austin, a farla passare. L’uomo e il cane diventano una cosa sola e non si fermano più: Messico, Guatemala, Honduras. Il gruppo di hippie che insegna lo spagnolo, l’uomo con il machete che lo deruba in Costa Rica. Poi Cile, Argentina, Uruguay, 200 chilometri di deserto peruviano, i pinguini in Antartide, l’altro mondo dell’Islanda, la Scozia, tutta l’Europa fino a dove diventa Africa. E il 21 maggio il ritorno a casa, fra la commozione di parenti e amici di Haddon Township. "Siamo tutti trasportati in giro per caso da una brezza", filosofeggiava Forrest Gump. Qualcuno, al fondo della strada, sostiene di avere sentito dire anche a Tom Turcich "sono un po’ stanchino".