Lunedì 16 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Le foreste iniziano ad inquinare, allarme per Canada, Finlandia, Estonia e Germania

Un rapporto di Etifor, specializzata in consulenza ambientale, sottolinea come negli ultimi anni alcune foreste emettano più anidride carbonica di quanta ne possano immagazzinare. In Italia la situazione è migliore

Una foresta in fiamme nella provincia canadese Manitoba

Una foresta in fiamme nella provincia canadese Manitoba

Roma, 30 maggio 2025 - Se anche le foreste iniziano ad inquinare, il futuro della Terra rischia di diventare sempre più grigio. Infatti purtroppo negli ultimi anni alcune foreste sono andate in controtendenza ed emettono più anidride carbonica di quanta ne possano immagazzinare, come nei casi di Canada e Finlandia.

Nel Nord America 225 milioni di ettari di foreste, negli ultimi 20 anni, sono passate da un assorbimento medio annuo di 30,5 milioni di tonnellate di CO2 a emissioni medie di 131,2 milioni di tonnellate, ha sottolineato un rapporto di Etifor, spin-off dell'Università di Padova, specializzata in consulenza ambientale, con l'avvicinarsi della Giornata Mondiale dell'Ambiente del 5 giugno.

Un fenomeno che è causato da incendi, degrado forestale, eventi estremi, epidemie di insetti e l'aumento delle temperature, di cui l’uomo è il maggiore responsabile.

A lanciare l'allarme per la Finlandia è stato l'Istituto Finlandese per le Risorse Naturali (LUKE), denunciando che anche l'assorbimento di anidride carbonica da parte delle foreste locali è diminuito costantemente fino a quando nel 2021 il bilancio del carbonio è diventato negativo, cioè le foreste emettevano più di quanto assorbivano.

Approfondisci:

La Terra colpita da una tempesta solare inaspettata: ecco cosa sta succedendo

La Terra colpita da una tempesta solare inaspettata: ecco cosa sta succedendo

Per la Finlandia le cause vanno ricercate prevalentemente nell'attività umana con l'incremento del prelievo di legname e l'aumento delle emissioni CO2 da parte dei suoli in accelerata decomposizione della lettiera per l'aumento delle temperature. Anche la vicina Estonia a partire dal 2020 registra questo effetto, mentre la Germania è dal 2017 che, per colpa di siccità e insetti, ha a che fare con un declino dello stock di carbonio forestale pari a 41,5 milioni di tonnellate.

Dalla lista nera per ora si tiene lontana l'Italia che, secondo i dati dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), può contare su foreste che assorbono il 14% delle emissioni totali di CO2, più del doppio rispetto alle stime pubblicate nel 2022. Uno scenario possbile grazie alla Carta Forestale Nazionale (pubblicata nel 2024 e riferita a dati 2023), al Sistema Informativo Forestale Nazionale (SINFor, con i nuovi dati sui prelievi) e il nuovo Inventario Forestale Nazionale, in via di conclusione ma che ISPRA ha potuto utilizzare riguiardo i dati preliminari di superficie.