Giovedì 25 Aprile 2024

Fondi Lega, i sospetti di Bankitalia "Soldi anche allo staff di Salvini"

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Gli ispettori di Bankitalia, in un report riportato lo scorso aprile dalla Gdf ai magistrati di Milano che indagano sul caso ’Fondi Lega’, hanno tracciato la cornice dentro la quale si stano muovendo le indagini del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi che riguardano una vicenda connessa anche a quella dei 49 milioni spariti e su cui sta lavorando la Procura di Genova. In un passaggio si sottolinea che "a fronte di fondi ordinati" dal partito e "dal Gruppo Lega.Salvini premier" a favore di entità collegate sono stati disposti pagamenti a favore di Luca Sostegni, presunto prestanome del commercialista Michele Scillieri e fermato a luglio.

Otre a citare il caso dell’imprenditore Francesco Barachetti e della moglie russa, si parla anche della vicenda, già emersa, della società Valdolive "impegnata nel settore pubblicitario, precedentemente di proprietà" di Vanessa Servalli barista e cognata di Alberto Di Rubba, pure lei tra gli indagati uno dei tre commercialisti ai domiciliari da una settimana, che "ha ricevuto bonifici dalla Lega Nord, dalla Partecipazioni S.r.l. e dallo Studio Dea Consulting S.r.l", nomi ricorrenti nell’indagine milanese. "Tali fondi – si legge nella Sos – sono stati utilizzati per effettuare pagamenti in favore di alcuni membri dello staff" dell’allora ministro dell’interno Matteo Salvini, "Luca Morisi, Leonardo Foa, Matteo Pandini". Ed è in questo quadro che si è tenuto l’interrogatorio di Scillieri. È stato lui, che a differenza di Manzoni e Di Rubba non si è presentato al gip per essere interrogato, a volere il confronto con i pm. Confronto che chiarire quello che, è l’ipotesi della Procura milanese, potrebbe essere un ‘sistemà architettato per creare presunti ‘fondi nerì raccolti dai contabili vicini al Carroccio.