Lega, truffa sui rimborsi elettorali: perquisizioni a Bergamo

La Finanza in due studi commerciali in città per acquisire documentazione. Aperto un fascicolo per finanziamento illecito ai partiti a carico di ignoti

Francesco Belsito e Umberto Bossi

Francesco Belsito e Umberto Bossi

Bergamo, 10 dicembre 2018 - La Guardia di finanza sta eseguendo perquisizioni e sta acquisendo documenti negli studi di due commercialisti di fiducia della Lega a Bergamo. Il blitz, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, è scattato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni frutto della maxitruffa ai danni dello Stato su rimborsi elettorali non dovuti che sarebbe stata compiuta da Umberto Bossi e dall'ex tesoriere Francesco Belsito.

Alcune settimane fa la Corte d'Appello di Genova aveva confermato la condanna per truffa allo Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito, confermando anche la confisca dei 49 milioni per quei rimborsi non dovuti dal 2008 al 2010. Nel settembre scorso il tesoriere Centemero e la Procura di Genova avevano raggiunto un accordo per spalmare il debito con rate da 100 mila euro ogni due mesi. I rimborsi avvengono con i versamenti dei parlamentari su un conto ad hoc.