Mercoledì 24 Aprile 2024

Follia ultras, bus in fiamme e guerriglia Il Viminale in campo: sanzioni esemplari

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Un pomeriggio di terrore a Pagani, in provincia di Salerno, dove l’autobus che trasportava un gruppo di una cinquantina di tifosi della Casertana è andato a fuoco dopo il lancio di un fumogeno. Ma danni sono stati provocati anche ad alcune abitazioni e atti di vandalismo sono stati compiuti contro alcune auto parcheggiate in sosta. Il bilancio è di tre feriti, tra cui un carabiniere, che ha riportato un taglio a una gamba, e due tifosi della Casertana, uno a un occhio e uno intossicato dal fumo. In serata è intervenuto il Viminale con una nota durissima: fa sapere che è pronto a procedere con massimo rigore nei confronti dei responsabili degli incidenti e delle due tifoserie, e che verrà sviluppata anche una approfondita riflessione circa i criteri con cui sarà, d’ora in avanti, consentito lo svolgimento di partite considerabili "a rischio" anche nelle serie minori.

Tutto è successo una mezz’ora prima della partita (poi disputata regolarmente) tra Paganese e Casertana, derby campano del girone G di serie D. Uno dei bus dei sostenitori casertani, a 200 metri dallo stadio, è stato preso di mira e dato alle fiamme: i tifosi della squadra ospite sono riusciti a scendere rapidamente dal mezzo anche se tra i supporter casertano c’è chi sostiene che l’operazione sia stata ostacolata da qualche scalmanato. Il rogo, che ha attinto anche la parte esterna di una palazzina, danneggiando alcuni balconi che si trovavano sopra al bus, è stato sedato dai vigili del fuoco. Momenti di paura tra residenti. Ma a seguire ci sono stati problemi di ordine pubblico anche lungo la strada che conduce allo stadio Torre con scontri tra tifosi delle opposte fazioni con il volto coperto e con mazze e coltelli. Danneggiate con pietre e oggetti alcune auto in sosta. A pochi giorni dagli scontri tra tifosi di Roma e Napoli, il nuovo caso della Casertana ha riacceso i riflettori sull’intollerabile violenza degli ultras.