Giovedì 18 Aprile 2024

Follia no vax senza confini "Rapiamo il ministro tedesco"

Un altro caso dopo il sequestro-lampo in Svizzera. L’azione pianificata su Telegram. Nel mirino il socialdemocratico Lauterbach. E Speranza: clima d’odio crescente

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di Riccardo Jannello

COBLENZA (Germania)

La furia no vax e negazionista non si ferma in Germania: l’escalation fa tremare le autorità messe nel mirino dei puri e duri anti vaccino e Covid provenienti da gruppi di estrema destra disposti ad azioni di terrorismo. Le Forze speciali di Polizia della Renania-Palatinato hanno sgominato una banda che avrebbe dovuto sequestrare il ministro federale della Salute, Karl Lauterbach, 59 anni, socialdemocratico ma con un passato nella Cdu, medico, esperto in farmacoeconomia.

"Molti negazionisti del Covid – ha dichiarato dopo avere ricevuto la solidarietà fra gli altri del collega italiano Roberto Speranza – stanno combattendo contro la nostra democrazia, ma non ci riusciranno. Non mi lascerò scoraggiare, continuerò a lottare per l’intera popolazione. La società è lacerata, riconquistarne la fiducia è la mia missione".

Del rapimento si parlava nella chat "Patrioti uniti" su Telegram, un gruppo assai vicino al movimento di estrema destra "Reichsbuerger", cittadino ricco, che si batte contro le manovre anti-Covid e più in generale contro l’autorità dello Stato. Erano disposti a usare le armi, e infatti nelle perquisizioni svolte in nove lander sono state trovate pistole, fucili, munizioni, denaro e lingotti d’oro. Quattro persone – cinque secondo altre fonti – sono state arrestate, gli altri sono indagati.

"Manterremo alta la sorveglianza – dice una fonte della Procura della Renania-Palatinato –. Il gruppo voleva creare condizioni da guerra civile". Le autorità ritengono che oltre al sequestro i "Patrioti" miravano a colpire impianti di energia per provocare un blackout possibilmente a livello nazionale. La Germania è nell’occhio del ciclone dei no vax. Un salto di qualità che ha fatto anche la vicina Svizzera tedesca con il sequestro-lampo nei giorni scorsi del presidente della Commissione vaccinale confederale, Cristoph Berger. In quel caso le indagini si sono concluse con l’uccisione del rapitore. Ma il sangue era già scorso nel territorio tedesco, sempre in Renania-Palatinato, a Idar-Oberstein il 18 settembre 2021 quando un no-mask di 49 anni, rimproverato e non servito dal commesso del negozio per essere entrato senza mascherina era tornato due ore dopo indossando la protezione ma portando con sé una pistola con la quale ha freddato il giovane commesso: un colpo alla testa, una vera esecuzione.

Il 15 dicembre, invece, erano stati fermati sei estremisti, anche loro facenti parte di un gruppo di centinaia di persone organizzate su Telegram, che stavano organizzando l’assassinio del presidente della Sassonia, Stato della ex Ddr, Michael Kretschmer, 47 anni, esponente dell’Unione cristiano democratica. Con lui nel mirino altri membri del governo di Dresda, ai tempi la seconda città tedesca con la minore percentuale di vaccinati. L’impegno di Kretschmer a far crescere la somministrazione di dosi era visto di malocchio "perché la malattia – scrivevano – non esiste e la variante omicron è un’invenzione per controllarci". Un po’ quello che farneticavano i colleghi no vax dell’Ovest fermati ieri.