Folco Quilici muore a 87 anni, raccontava l'uomo e il mare

E' stato uno dei più grandi documentaristi italiani

Folco Quilici, morto a 87 anni (PressPhoto)

Folco Quilici, morto a 87 anni (PressPhoto)

Ferrara, 24 febbraio 2018 - Cittadino del mondo Folco Quilici (FOTO)ma con Ferrara sempre nel cuore. Considerato uno dei più grandi documentaristi italianil, è morto oggi ad Orvieto a 87 anni. La sua scomparsa costituisce una grande perdita per la cultura e per Ferrara dove era nato il 9 aprile 1930 da Nello Quilici, direttore del quotidiano “Corriere Padano”, e da Mimì Quilici Buzzacchi, pittrice, nelle cui opere figurano anche affascinanti visioni di Ferrara e delle Valli di Comacchio.

Pur vivendo da moltissimi anni a Roma, Quilici tornava spesso a Ferrara per presentare i suoi libri. Che sono tanti, testimonianze delle sue numerose “esplorazioni” e, anche, negli ultimi anni, opere di narrativa. La notorietà l’aveva raggiunta con il cinema: al suo attivo 8 film e oltre 300 documentari, ma anche tanti servizi e inchieste televisive, soprattutto per la Rai dove ha curato anche la rubrica “Geo” della terza rete.

L’esordio nel cinema, dopo un’esperienza cineamatoriale, avvenne con “Sesto continente”, presentato con successo nel 1954 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il mare è sempre stato lo sfondo dei suoi film, interpretati prima da attori scelti tra la gente comune, e più tardi, da professionisti, quando preferiva approfondire il rapporto uomo-natura.

Del 1956 è “L’ultimo Paradiso”, del 1962 “Ti-Koyo e il suo pescecane”, del 1971 “Oceano”, del 1975 “Fratello mare” e del 1991 “Cacciatori di navi”. Al suo attivo anche i lungometraggi “Dagli Appennini alle Ande”(1959) e “Il dio sotto la pelle”(1974). Tutti film che hanno avuto un ottimo esito di critica e di pubblico ed importanti riconoscimenti a livello internazionale.

Nel 1971 ha ricevuto la nomination all’Oscar per il documentario “Toscana”, uno dei 16 film della serie “L’Italia vista dal cielo” alla quale hanno collaborato, per il commento parlato, scrittori come Calvino, Sciascia, Silone, Piovene, Soldati. In questa serie figura anche “Emilia Romagna-Marche” con il commento parlato di Augusto Frassinetti. Ma ha anche omaggiato il territorio ferrarese con “Le ali del Delta”, diretto nel 1988 insieme al figlio Brando, anche lui regista cinematografico: una esplorazione con amore del Parco del Delta.