Mercoledì 24 Aprile 2024

Flatulenze in Rai, dirigenti rischiano processo per stalking. La vicenda di Dania Mondini

Chiuse le indagini dopo la denuncia della conduttrice del Tg1. Tra le accuse anche quelle di “lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro”

Dania Mondini

Dania Mondini

Roma, 4 maggio 2023 – Chiuse le indagini sul caso della giornalista Rai Dania Mondini: i 5 dirigenti di Viale Mazzini “accusati di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro” rischiano il processo. A darne notizia sono gli avvocati della Mondini, Ruggero Panzieri e Francesco Falvo D'Urso, e Claudio Loiodice (consulente criminologo e procuratore

speciale) che hanno diffuso un comunicato sulla vicenda. La Mondini, tra le conduttrici del Tg1, aveva denunciato lo scorso anno i colleghi per stalking, tra le accuse rivolte ai dirigenti Rai quella di avere assegnato alla giornalista una stanza con un collega che aveva problemi di flatulenza. 

Il comunicato

"La Procura Generale di Roma, dopo aver avocato le indagini, censurando di fatto la Procura presso il Tribunale di Roma e dopo accurati accertamenti, ha concluso le indagini preliminari nei confronti di alcuni dirigenti Rai accusati di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro", affermano i legali.

"Pur omettendo di comunicare altri dati, nel rispetto della legge e delle autorità inquirenti, ci sentiamo di anticipare questa notizia per prevenire eventuali tentativi, come quello accaduto esattamente un anno fa, di sminuire gli avvenimenti oggetto del delicato procedimento penale - aggiungono nella nota - Infatti, qualcuno, non certamente noi, aveva divulgato notizie circa una situazione giudicata semplicemente sgradevole, che si stava verificando nella redazione del Tg1 mattina, cercando di minimizzare quello che realmente stava accendendo".

Si legge ancora nel comunicato: "Non si trattava solo di incresciose e maleodoranti flatulenze, bensì di fatti gravissimi per i quali da anni aspettiamo giustizia. È l'inizio di questa vicenda processuale, che ci vedrà impegnati nel processo, solo al termine del quale si potrà stabilire la responsabilità degli indagati, ma confidiamo nella giustizia e nell'operato della Procura Generale di Roma. Non rilasceremo ulteriori interviste e diffidiamo chiunque a contattare la nostra assistita Dania Mondini, già sottoposta a situazioni stressogene da oramai 5 anni. Saranno gli organi inquirenti a valutare la divulgazione di ulteriori dettagli".