Firenze, violenze al liceo Polemica sul silenzio di Meloni Ma FdI rilancia: c’è un altro video

Oggi corteo dei collettivi nel quartiere dove ha sede Azione Studentesca. Ieri assemblea al Michelangiolo

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Si accende lo scontro politico tra silenzi, distinguo e condanne. "Un rave ha provocato un putiferio e una normativa di urgenza del governo Meloni che mantiene il silenzio sull’inaccettabile pestaggio squadrista avvenuto davanti al liceo Michelangelo di Firenze – attacca il segretario Pd Enrico Letta – Un silenzio che se continua si fa complice".

A Firenze si vivono giornate ad alta tensione. Che rievocano il ricordo vivo e spaventoso degli scontri del Settantasette. La politica si fa velenosa mentre ieri davanti al liceo fiorentino i ragazzi hanno organizzato un presidio con striscione ("Miche antifascista") accompagnato dall’accensione di fumogeni e cori di solidarietà agli studenti aggrediti. Un’assemblea straordinaria è andata avanti per tutta la mattina, per discutere dell’accaduto. "Non si può definire rissa, è un’aggressione a tutti gli effetti", dice uno studente, Matteo Vicari.

E oggi un corteo è organizzato dai collettivi studenteschi, nel perimetro della sede di Casaggì di cui farebbero parte i giovani che sabato mattina erano andati a fare volantinaggio al classico Michelangiolo. Le spie rosse sono accese per il rischio di infiltrazioni di frange violente alla manifestazione.

"Dalle parti di Fratelli d’Italia e del governo sull’aggressione fascista di sabato scorso agli studenti del liceo Michelangiolo di Firenze c’è molto disordine sotto il cielo", attacca il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, che sulla vicenda del liceo Michelangiolo e anche del precedente episodio al liceo Pascoli (avvenuto pochi giorni prima, il 9 febbraio alla vigilia della giornata del ricordo delle Foibe) presenterà un’interrogazione parlamentare ai ministri Piantedosi e Valditara. Se Fratoianni punta il dito sul "silenzio inaccettabile degli esponenti del governo e della presidente del Consiglio" a parlare, buttando benzina sul fuoco, è il parlamentare di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.

All’indomani delle violenze ha cominciato a girare viralmente sulle chat un secondo video "che smentisce l’aggressione a Firenze – dice Mollicone che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno –. Spero che la questura identifichi tutti i protagonisti del video e che venga ricostruita l’azione avvenuta a Firenze". "Quel video – incalza Mollicone – è stato girato da uno dei ragazzi dei Collettivi. Nell’altro non si vede la scena del ragazzo aggredito, a cui va ovviamente la mia solidarietà, ma era evidentemente una rissa, un fronteggiamento fra due gruppi".

La rissa, questo è certo, è quella politica. Nel frattempo, la digos prosegue le indagini. Oltre ai video degli studenti, ce ne potrebbe essere un altro – risolutivo ai fini della ricostruzione – quello delle telecamere cittadine puntate sulla via del liceo: hanno ripreso l’inizio delle scaramucce, prima che via della Colonna diventasse teatro delle violenze? Quelle immagini potrebbero aiutare anche a ricostruire quanti militanti, di ogni fazione, si sono affrontati. Molti testimoni tra gli studenti del “Miche“, dicono che quelli i Azione Studentesca erano in otto: quindi, ne resterebbero da identificare altri due, oltre i sei. C’è poi un precedente, accaduto alla vigilia della giornata delle Foibe, in un altro liceo cittadino. Ricostruzioni fumose parlano di scontri simili a quelli di sabato scorso, originati sempre da un volantinaggio. Una battaglia politica che si legge anche sui muri della città: tra slogan di destra e scritte a sostegno di Cospito, sono fiorite anche stelle a cinque punte.

Parla di "atto di violenza squallido e vigliacco", il leader di Italia viva Matteo Renzi. "Perché la stessa destra che interviene su tutto, da Peppa Pig alla scaletta di Sanremo, non ha sentito il bisogno di condannare senza se e senza ma quello che è avvenuto? Attendo con pazienza che esca l’agenzia in cui Giorgia Meloni condanna la violenza dei ragazzi di Azione Studentesca e si impegna a espellere dai movimenti giovanili di destra chi usa le mani anziché il cervello".

Stefano Brogioni

Ilaria Ulivelli