Fiore si difende: alla Cgil per un sit-in "Forza nuova non è attiva da tempo"

La versione degli estremisti arrestati: l’assalto è colpa d’altri. Il gip li tiene in cella

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"L’Assedio alla Cgil? Volevamo solo fare un sit-in, le devastazioni sono colpa di facinorosi sfuggiti al controllo che hanno preso il sopravvento". I leader di Forza Nuova, Roberto Fiore (nella foto) e Giuliano Castellino, si sono difesi così davanti al giudice delle indagini preliminari, Annalisa Marzano, che li ha interrogati ieri mattina in videoconferenza. E alla fine ha confermato la custodia cautelare in carcere sia per loro sia per l’ex Nar Luigi Aronica, Pamela Tesa, Biagio Passaro di "IoApro" e Salvatore Lubrano.

Il magistrato ha scritto nell’ordinanza che Castellino rappresenta un "pericolo per l’ordine pubblico", mentre Roberto Fiore "non si sporca le mani", ma "organizza" cortei e manifestazioni, e decide "finanche quando l’azione criminosa deve cessare". Al gip, Fiore e Castellino hanno spiegato che la loro partecipazione alla manifestazione di piazza del Popolo era da semplici cittadini contrari all’obbligo di Green pass e non da leader politici. Anche perché, hanno ripetuto più volte, "Forza Nuova non opera più da tempo".

Per il gip, comunque, Castellino presenta "assoluto disinteresse per la legalità e la totale incapacità di adeguarsi alle regole e a rispettare le leggi", manifestando una "connotazione spesso violenta e minacciosa delle sue condotte". Fiore, invece, "non si espone", ma ha una leadership tale da convincere gli assalitori della Cgil "a liberare i locali", dove, peraltro, era già intervenuta la polizia. Gli indagati hanno respinto le accuse affermando di zavere operato affinché le cose fossero contenute e ordinate, per agevolare il lavoro delle forze dell’ordine con cui abbiamo trattato".