Mercoledì 24 Aprile 2024

Finlandia nel mirino L’arma dei video rubati per attaccare la premier Sospetti su Mosca

Prima il party privato con rap e alcol, poi il ballo con uno sconosciuto. In 48 ore spuntano due filmati online della 36enne Sanna Marin. Lei si difende: "Nulla di illegale". Lo zampino degli hacker russi

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di Riccardo Jannello

Ora tutti attendono il terzo video di Sanna Marin, la giovane premier finlandese, per sapere come evolve la telenovela partita col party privato – presenti nomi noti della società locale - con tanto di musica rap scatenata e passata, ieri, per un ballo lento nel privé di un noto club di Helsinki con un amico, il cantautore Olavi Uusivirta, che a un certo punto sembra appoggi le sue labbra sul collo della prima ministra. E per capire se dietro ci siano davvero, come evocato dall’esperto di cybersicurezza Petteri Järvinen, gli hacker russi pronti a smontare la credibilità di una potenziale nemica, che ha avuto l’audacia, secondo Mosca, di portare la Finlandia – Paese storicamente neutrale – nella Nato. Ma in patria c’è anche qualcuno che su quelle immagini parla invece di "vergogna per gli atteggiamenti intimi con uno sconosciuto".

Lei – sposata e con una figlia, cresciuta con la madre e la compagna di lei dopo la fuga del padre alcolizzato, commessa per potersi permettere gli studi - se la ride e risponde come deve fare una donna di 36 anni: "Non ho fatto niente di male e la mia vita privata è mia: non ho mai usato droghe e sì, ho bevuto un po’ di alcol ma sono sempre stata lucida e non ho mai messo in pericolo il mio Paese". Ieri mattina Sanna – che ha dalla sua la maggioranza dell’opinione pubblica – si è sottoposta come promesso al test antidroga di cui si attendono i risultati: qualcuno aveva sentito la parola "gang della farina", in slang cocaina, nel primo video, ma sembra sia stata detta in realtà un’altra cosa. La domanda più frequente che si fanno gli osservatori anche internazionali è: come mai nel giro di due giorni sono usciti in pubblico due filmati – uno da un account della premier e uno di un amico di lei - che puntano a minare la credibilità della più giovane donna alla guida di un governo e per di più socialdemocratico?

Gli eventi ripresi nei video sarebbero del 5 e 6 agosto, lo stesso fine settimana. La Marin doveva andare in vacanza ma non è partita e quindi non ha passato le consegne al ministro della Difesa, come prevede la Costituzione finnica in caso di assenza del capo del governo. Prende così ancora più vigore l’ipotesi che diverse fonti fanno sull’hackeraggio dei profili social o dei telefonini di qualcuno che fa parte del cerchio di Sanna ad opera della Killnet-Legion al servizio della Federazione Russa (gli stessi hacker che avrebbero agito in Italia), la Grande Nemica che la Marin ha avuto il coraggio di affrontare senza alcuna paura per la condivisione con Mosca di 1.340 chilometri di frontiera terrestre oltre alle acque che si specchiano sul Golfo di Finlandia, parte del Mar Baltico. Frontiera (per alcuni chilometri anche con la Norvegia) frutto dell’accordo siglato alla fine della seconda guerra mondiale quando lo Stato scandinavo ha rinunciato ai territori di Corelia e Petsamo a vantaggio dell’Urss.

La grande accusa politica che viene fatta da Mosca alla Marin è di avere chiesto l’adesione alla Nato, il cui iter ha bruciato tutti i tempi dopo l’attacco di Putin all’Ucraina. E avere ospitato esercitazioni che gli eserciti del Trattato Atlantico – compresi soldati italiani – hanno già svolto tra le foreste innevate della Regione. "La decisione di chiedere l’adesione alla Nato è un atto di pace e non di guerra – disse la premier incontrando Zelenski a Kiev –. La Russia ha attaccato l’Ucraina uccidendo civili, bambini, madri, vecchi, agendo in modo inaccettabile". Sanna ha smentito fosse un "atto ostile" contro Mosca anche la recente riduzione dei visti d’ingresso per turismo ai russi in Finlandia. Adesso l’attesa è per il terzo video: chissà, qualche scena piccante col marito ex calciatore Markus Raikonnen. Anzi, meglio con qualche sconosciuto, magari russo.