Fine stato di emergenza: lo smart working è il vero nodo. Cosa cambia dopo il 31 marzo

Dal primo aprile cesserà la possibilità di usufruire della modalità semplificata. Torna obbligatorio stipulare accordi individuali

Roma, 11 febbraio 2022. Il 31 marzo potrebbe finire lo stato di emergenza. Tra le misure eccezionali  prese per fare fronte alla pandemia (tra cui uso delle mascherine e green pass) che potrebbero subire significative modifiche  ci sono quelle che riguardano lo smart working per le aziende private.

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Come funziona ora

Nella aziende private, fino alla cessazione dello stato di emergenza hanno diritto allo smart working i lavoratori disabili o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona disabilità; i lavoratori immunodepressi e relativi familiari conviventi. I medici possono inoltre chiedere che un paziente usufruisca del lavoro agile nel caso in cui siano particolarmente esposti (per ragioni d’età o altre motivazioni) al contagio. Le aziende private possono chiedere lo smart working semplificato, ovvero senza essere obbligate ad allegare alcun accordo con il singolo lavoratore.

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Cosa cambierà dal primo aprile

Fatte salve ulteriori proroghe dello smart working semplificato, dal primo aprile per accedere alla modalità di lavoro agile sarà necessario seguire la procedura ordinaria e quindi dovranno essere allegati gli accordi individuali.

Come funziona la procedura

L’accordo individuale per lo smart working dovrà essere comunicato attraverso una specifica procedura online. Si potrà effettuare una comunicazione multipla, nel caso in cui il datore di lavoro sottoscriva un elevato numero di accordi individuali.

Le aziende pubbliche

A partire dal 15 ottobre 2021, la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni è soltanto quella svolta in presenza. Fermo restando il rispetto delle norme in materia di contenimento del rischio di contagio da Covid-19, da circa quattro mesi è cessata per la pubblica amministrazione la possibilità di ricorrere allo smart working emergenziale. Per attivare il lavoro agile è quindi necessaria la sottoscrizione di un accordo individuale già a partire dal 15 ottobre 2021.