Giovedì 25 Aprile 2024

Figlio mio, quanto mi costi? 320mila euro

Il calcolo si riferisce ai primi 18 anni di vita, per una famiglia benestante. Federconsumatori: "In Italia avere dei bambini è un lusso"

Spesa per mantenere figlio fino a 18 anni

Spesa per mantenere figlio fino a 18 anni

Certi calcoli andrebbero fatti solo quando si vuole convincere la gente a smettere di fumare. Sai quanto fanno 5 euro a pacchetto al giorno in dieci anni? Diciottomiladuecentocinquanta, senza contare i giorni in cui un pacchetto non basta. Applicata al sangue del nostro sangue è una provocazione matematica troppo sleale. Considerando che di bambini ne facciamo sempre di meno, quasi un autogol. E allora tenetevi forte. Soppesate la somma con freddezza. Dividetela per mesi, giorni e soddisfazioni. Non fatevi prendere dal panico. Anche se basterebbe a comprare un bilocale appena fuori dal centro, mantenete il senso delle proporzioni.

Il costo medio per tirare su un figlio dalla nascita ai 18 anni, secondo la media del pollo, è di 175.642 euro che, nelle famiglie ad alto reddito (70mila euro l’anno o più) schizza a 321.617,36 (i 36 dopo la virgola sono per quella cena in pizzeria in cui hanno fatto il bis). Lo dice l’Osservatorio di Federconsumatori e se vi gira la testa provate a rateizzare: 175.642 fino alla maggiore età sono 9.700 e rotti l’anno, 800 e qualcosa al mese. Va meglio? Sempre troppo?

Qualcuno si lascerà prendere da una deriva meschina: hanno certamente calcolato sport e divertimenti ma non gli spiccioli per le carte dei Pokemon, i salterelli, i popcorn, la saga delle Playstation, le decine di biciclette distrutte, i monopattini, i regali alle feste degli amici, le paghette soggette a pesante inflazione emotiva.

Un conto tra i 7mila e i 15mila nel primo anno di vita, quando si sommano senza ritegno marsupi, passeggini e seggioloni. E poi via crescere. Al netto di imprevisti e malattie, mantenere un figlio vuole dire spese per il cibo, l’abbigliamento, il tempo libero, l’istruzione. Il debutto alla scuola superiore costa in media 700 euro tra libri e cancelleria e qualcuno si domanda perché il vocabolario Rocci tenuto bene dalla mamma non possa andare bene per il figlio visto che il Greco antico è lingua morta. Arriva l’università, il salasso sembra finito. E scatta subito il master. E chi ne ha tre, quattro, cinque come fa? E chi ha una femmina?

Da uno studio inglese del sito Love Money sembra che le bambine costino fino a 34mila euro in più, soprattutto nel bailamme dell’adolescenza: un maschio si accontenta di un taglio di capelli ogni tanto, lei ha già il suo parrucchiere di fiducia, va pazza per i cosmetici, fa incetta di borse e accessori. È come svegliarsi di colpo. Mentre lui, il cucciolo innocente, ti informa che ha deciso di passare il Capodanno a Cervo: si sono accordati sui 350 euro a testa, Edoardo mette la casa. Ora tocca chiamare in causa la pandemia. È vero che a colpi di lockdown sono crollate le spese per il judo e tutti i piccoli carnevali che si inventano i ragazzi, ma questo non è servito ad ammortizzare l’aumento dei costi per l’abitazione e le utenze (+12% rispetto al 2018), l’alimentazione (+8%), l’educazione e la cura (+6%). Ciliegina sulla torta: in questi ultimi due anni il reddito delle famiglie italiane è diminuito con esiti rovinosi, soprattutto per i genitori single e le fasce di reddito basse, senza che abbiano portato sollievo agevolazioni come l’assegno di natalità, il bonus mamma domani, l’assegno unico figli e il bonus asilo nido.

Sentenza di Federconsumatori: "Questi dati mettono in evidenza come, oggi più che mai, fare un figlio stia diventando un lusso riservato a pochi, che sempre italiani sono in grado di permettersi. Non stupisce che nel 2021 si sia registrato il minimo storico di nascite". Un bambino va cresciuto a latte e approvazione, raccomandava il drammaturgo inglese Charles Lamb. È passato alla storia come temperamento malinconico, con lampi di sottile umorismo.