Figlio di Grillo, rissa Lega-M5s. Macina attacca Bongiorno, il Carroccio: si dimetta

La senatrice leghista pronta alle vie legali. E l'Anm: "Dichiarazioni di Grillo sfiduciano il processo, stop pressioni mediatiche"

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Ciro Grillo in una foto postata su facebook

Roma, 22 aprile 2021 - Scontro Lega-M5s sul caso del figlio di Grillo, Ciro. Nel mirino del Carroccio l'intervista rilasciata dalla pentastellata Anna Macina al Corsera, in cui la sottosegretaria alla Giustizia difende il Garante del Movimento 5 Stelle e attacca la Bongiorno che annuncia querela. Per via Bellerio la Macina "deve dimettersi dal Governo".  Nel frattempo, l'Anm interviene per dire che le dichiarazioni di Grillo "sfiduciano il processo" e invoca uno stop alle presioni mediatiche. Ma ripercorriamo le ultime notizie di oggi. 

Figlio del grillo e il video, scintille tra la madre di Ciro e la Boschi

Lega-M5s

Il video con lo sfogo di Grillo sarebbe "l'urlo di dolore di un papà. Vi vedo molto il lato umano. Quasi nulla di politico". La Macina sottolinea che il fondatore "doveva evitare" di fare il filmato. 

Macina attacca la Bongiorno

Ma la rissa esplode sulle frasi che la Macina riserva a Salvini e, soprattutto, a Giulia Bongiorno, avvocato della presunta vittima della violenza in Sardegna. Si interroga, la sottosegretaria, se il leader della Lega non abbia visto il video citato da Grillo e dalla moglie che testimonierebbe, a loro dire, l'innocenza del figlio Ciro.  "In tv Salvini ha detto di averne parlato con Giulia Bongiorno - dice la Macina al Corriere -, e ha detto di aver saputo altri dettagli". E ragiona: "Non è che questo video, che non doveva vedere nessuno, lui l'ha visto? Sarebbe grave. Che si utilizzi per fini politici una vicenda di cui non si capisce se Bongiorno parla da difensore (che ha quel video) o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore".  Quindi alza i toni Mi ha gelato sentirla dire che porteà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intendere che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco".

Immediata la replica della senatrice leghista: la sottosegretaria "si lancia in fantasiose, gravissime accuse a mio carico", scandisce Bongiorno. "Mossa dalla cultura del sospetto (verso i nemici) che caratterizza il Movimento 5 stelle, il sottosegretario Macina lede gravemente la mia immagine di essere umano, prima ancora che di avvocato, nel provare a insinuare che io abbia reso noti a chicchessia atti del processo".

E aggiunge: "Mi occupo di violenza sulle donne da decenni come a tutti è noto. Ho assunto questo incarico un anno dopo la denunzia che ha dato vita alle indagini e non ho mai parlato con nessuno di questo procedimento nonostante le numerose e pressanti richieste dei giornalisti".

Quindi l'affondo: la Macina "dovrà rispondere di queste affermazioni farneticanti in sede giudiziaria", annuncia la senatrice. Via Bellerio invoca le "dimissioni immediate" della sottosegretaria, le cui "insinuazioni sono gravissime, insultanti e indegne di un membro del Governo".

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Anm

"Le recenti dichiarazioni di Beppe Grillo sfiduciano il processo", la nota diffusa oggi dall'Associazione nazionale magistrati. "È essenziale per la vita democratica del Paese che i processi, e quelli per violenza sessuale anzitutto, si svolgano al riparo da indebite pressioni mediatiche", si legge ancora. Prosegue la nota: "I magistrati di Tempio Pausania sapranno accertare i fatti con serenità ed equilibrio, garantiti dalla propria professionalità, nel rispetto dei diritti di tutti, degli imputati, che devono essere assistiti dalla presunzione di innocenza, e della denunciante, la cui dignità va tutelata",