Giovedì 18 Aprile 2024

Fidanzate accoltellate: "Mio papà ci ha viste ed è impazzito. Minacciate da mesi"

Le due ragazze gay aggredite a Salerno dal padre di una di loro: "Insultate anche sui social. Chi ci ha aiutato? Pochissime persone"

Francesca e Immacolata

Francesca e Immacolata

Scosse. Ferite. Ma indomite. Francesca, 39 anni del Crotonese, e Immacolata, 23 anni della provincia di Napoli, cercano di ritrovare il bandolo della loro vita dopo la terribile notte iniziata il 6 agosto e terminata all’alba del 7, quando il padre di Imma le insegue per tutta Salerno per interrompere, forse nel sangue, forse con un pestaggio, la loro relazione lesbica. Una notte che non declina in tragedia solo perché riescono a intercettare una pattuglia dei carabinieri a cui raccontano la follia omofoba del genitore di Imma.

L’uomo, peraltro, non contento di aver ferito e minacciato le due fidanzate, posta su Facebook un video allucinante in cui ’sfida’ Francesca (la ritiene responsabile del ‘guasto relazionale’ della figlia tanto da dileggiarla con il nome cambiato: "Francesco, se c’hai gli attributi, affrontami"). Poi mostra disprezzo verso le forze dell’ordine e verso chi si affida a loro ("Siete delle infami. Perché chiamate ‘e guardie, avete qualche parente pentito? Vi abbracciate ‘e guardie, io ringraziando il padreterno le guardie non me le sono mai abbracciate").

La vicenda è al momento al vaglio della procura di Salerno, dopo le denunce presentate dalle due donne (la crotonese ieri ha avuto un piccolo collasso dovuto allo stress). Francesca e Imma ora sono in un posto sicuro, nel Crotonese. Al Quotidiano Nazionale , grazie all’aiuto del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che per primo ha diffuso la storia, hanno rilasciato questa intervista.

Quando è iniziata la vostra relazione?

"Proprio oggi – dicono Francesca e Imma –, sono esattamente tredici mesi che ci conosciamo".

I contrasti in famiglia si sono manifestati fin dall’inizio?

"Sì – risponde Imma –, appena ha saputo che stavo con una donna, mio padre è come impazzito. Dopo un po’ di tempo sembrava che la cosa gli fosse passata, appariva tranquillo, fingeva di non interessarsi alla mia storia, forse immaginava che non sarebbe durata. Quando si è reso conto che il nostro amore era solido, ha ripreso di nuovo. Un inferno, ha iniziato a minacciarci, a dirci che ci avrebbe fatto morire insieme. Io gli ho risposto: ’Contenta di morire insieme con Francesca’".

Avete subito altre offese omofobe?

"All’inizio – dice Imma – la cosa si limitava alla mia cerchia familiare. Con il passar dei mesi, non so come, la nostra storia è diventata nota a un gruppo più ampio e abbiamo ricevuto insulti anche sui social".

Prima del 6 agosto c’erano stati momenti altrettanto difficili?

"Sì, ci sono stati molti passaggi complicati. Ma noi, io e Francesca, ci sentivamo forti, il nostro amore era invincibile e resistente a ogni insidia esterna".

Nessuno vi ha difeso?

"In modo riservato, i familiari di Francesca ci sono sempre stati vicini, si sono schierati dalla nostra parte – dice Imma –. E poi Francesco Emilio Borrelli che ci ha molto aiutate e permesso di poter raccontare la nostra storia a televisioni e giornali. Il resto del mondo, invece, è stato freddo, ad eccezione di una signora di cui farò solo il nome, Deborah, una persona dal cuore d’oro".

Ora cosa pensate di fare?

"Vogliamo lavorare, mettere su casa. Crearci un futuro e stare insieme".

Pensate di lasciare il Sud, dove questi episodi si ripetono in modo frequente?

"Da qui non ce ne andremo mai – dice con veemenza Francesca –, questi legami devono essere accettati anche qui, nel Meridione. Il nostro amore non è diverso da quello di altri, siamo tutti uguali".