Giovedì 25 Aprile 2024

Feste proibite nella casa in affitto Corsa alle prenotazioni on line

Stanze, appartamenti e b&b su Booking e Airbnb. Spesso nei ritrovi notturni. non si vedono mascherine

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di Chiara Pozzati

Una stanza, un appartamento, un intero b&b. E la festa (abusiva) è servita. Da Milano a Bologna, da Roma a Napoli: il fenomeno dell’ ’affitto-party’ è sempre più diffuso. In barba alle normative, ai bollettini sanitari e alle chiusure diffuse, si stanno moltiplicando gli episodi che vedono protagonisti ciurme di giovani e meno giovani assiepati in stanze prenotate anche solo per una notte. On line, bastano pochi clic per trovare appartamenti in affitto, quando non camere last-minute e soprattutto lowcost. Lontano da occhi indiscreti e vicini ficcanaso, i festaioli clandestini possono radunarsi tra quattro mura. E tanti saluti alle norme antiassembramento. I primi e più eclatanti casi si sono registrati a cavallo di capodanno quando l’Italia era tutta in rosso. In questi mesi la situazione non è migliorata. Il copione è quasi sempre lo stesso: la serata finisce a suon di verbali e denunce, ma l’amarezza rimane. Come funziona? A prenotare sono perlopiù sedicenti coppie o stakanovisti costretti ai viaggi di lavoro e le “trasferte“ non durano mai più di due tre giorni. Chiaramente il web agevola i furbetti, con le prenotazioni su siti più o meno noti (Airbnb e Booking in testa), a caccia di location sperdute ma non troppo: c’è sempre il ritorno in auto e il coprifuoco. Sembrano valere poco o nulla i divieti ufficializzati dai colossi come Airbnb, che fin dall’estate scorsa, ha stoppato le feste per "atteggiamenti irresponsabili". I viveur della notte continuano ad approfittarsi della buona fede e della disperazione anche di molti proprietari stritolati dalla crisi. A questo si aggiungono difficoltà oggettive: appartamenti e b&b non hanno la reception h24 "e diventa complicato accertare che nelle stanze ci siano solo i titolari delle prenotazioni" assicurano le associazioni di categoria. Gli ultimi episodi in ordine di tempo si sono registrati la scorsa notte a Milano. Tre i casi di feste private in appartamenti affittati su piattaforme digitali, in meno di 24 ore, e 32 giovani multati per violazioni delle normative anticovid. La polizia è intervenuta prima in via n via Fioravanti, a Chinatown, in via Bracciano (in zona Isola) e in zona Stazione Centrale. Un male che colpisce anche le piccole città. A Sorbolo, nel reggiano, i carabinieri hanno pizzicato 16 ventenni a festeggiare in un b&b affittato per l’occasione. Zero mascherine.