Feste di governo in lockdown, ecco il rapporto Johnson chiede scusa: "Ma non mi dimetto"

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Feste con tanto alcol e vino versato sulle pareti a Downing Street, a volte protratte fino a tardi, con musica a tutto volume e karaoke, funzionari che litigano e uno addirittura che si sente male per aver bevuto troppo. Questo e altro accaduto nel 2020-21, mentre i britannici dovevano rispettare le rigide restrizioni anti Covid con tanto di lockdown imposti dal loro governo, emerge dalle 37 pagine del rapporto indipendente redatto dall’Ata funzionaria Sue Gray sullo scandalo Partygate finalmente pubblicato nella sua versione integrale. Nuova bufera di accuse sul premier conservatore Boris Johnson (nella foto) per le violazioni compiute nelle sedi istituzionali in tempo di pandemia. La responsabilità ricade sui vertici dell’establishment, a livello politico e di funzionari, e il leader Tory di fronte alla Camera dei Comuni ha voluto assumersela "in modo pieno" rinnovando le scuse già fatte altre volte sulla vicenda al Parlamento e alla nazione ma ribadendo sempre di voler "andare avanti" perché "ha imparato la lezione" nonostante le opposizioni gli chiedano di dimettersi, e in fretta.