Mamma, inizio e fine

Festa della mamma

Festa della mamma

Raccontano i pochi sopravvissuti al massacro di Cefalonia che mentre venivano assassinati dai tedeschi, la quasi totalità dei nostri ragazzi trovò il modo di lanciare un grido o un’invocazione. In alcuni casi pronunciavano la parola "Dio", quasi tutti dicevano "mamma". Di fronte alla morte e all’aguzzino che stava stroncando il fiore dei loro anni, dicevano "mamma". Raccontano gli psicoterapeuti infantili che secondo le statistiche più aggiornate, il primo suono emesso dalla voce di ogni essere umano in qualsiasi parte del globo, è "mamma". Storpiata, accorciata, mangiata, ma sempre "mamma" è. La persona che si festeggia in questi giorni è quindi molto più di colei che ci ha partorito, ma è al tempo stesso il nostro inizio e la nostra fine, il luogo e lo spazio che racchiude la nostra avventura umana, è la terra che ci mette al mondo e quella che ci inghiottirà di nuovo. Non peraltro in moltissime civiltà antiche il culto della terra era proprio quella della "madre terra", come anche Francesco d’Assisi ci ricorda nel Cantico delle creature. Fermarsi a riflettere sul meraviglioso dono di avere una madre o anche di essere madre è quindi un’occasione per riscoprire le stanze segrete di un legame che va oltre tutto, e forse è anche il regalo più bello che si possa fare alla propria mamma, che sia o meno ancora fisicamente presente, in questo giorno speciale. Il giorno in cui il maschio si rende conto che finché ci sarà un figlio e una madre, egli resterà sempre un essere inferiore.