di Viviana Ponchia La foto sui social è bellissima, un abbagliante bianco e nero dove il sorriso a occhi chiusi di Tiziano Ferro viene spiegato nel post: "Due telefonate mi hanno reso l’uomo più felice del mondo. La prima qualche mese fa: una bimba. La seconda poche settimane dopo: questa volta un bimbo". È diventato padre assieme al marito Victor Allen (i due vivono a Los Angeles), che abbraccia lui e la coppia di neonati argomento della gioia e della doppia chiamata. Due telefonate, due bambini. Il "désir d’enfant", come lo spiegano in Francia, coronato al cellulare e comunicato al mondo pregandolo però di non essere curioso. Sul concepimento tramite maternità surrogata di Margherita e Andres, 9 e 4 mesi, nessuno saprà niente finché non saranno loro a decidere "quando e soprattutto se". Ai figli dice: "La vostra vita è appena iniziata. Ma anche la nostra". A chi pensa di non capire come funzioni il meccanismo (l’escamotage dell’utero in affitto è illegale però è anche una festa) il cantante risponde preventivamente: "Per me e Victor l’esperienza da genitori rappresenta il più alto degli onori e il più impegnativo degli oneri che affronteremo con amore, attenzione, tenerezza e dedizione. Comprendiamo e accettiamo la curiosità che regna intorno a noi, ma vi chiediamo di rispettare la riservatezza dei bambini. Ci prenderemo cura dei nostri figli, proteggendoli e custodendone l’intimità meglio che potremo". Buona fortuna, non è mai facile nascondersi quando la vita comincia su un palcoscenico. Ma questa è la contraddizione dei tempi e della legge: in Italia la gestazione per conto terzi è vietata dalla legge 40 del 2004 che punisce "la commercializzazione di gameti o embrioni e la surrogazione della maternità". E tuttavia si calcola che ogni anno circa 200 coppie, al 90% etero, ne facciano ricorso. Una nebulosa attraverso la ...
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