Sabato 20 Aprile 2024

Fermo, gli sciacalli padroni dell'albergo. E nelle camere l'ospite è il degrado

Alla Casina delle Rose sfrattati i gestori, regna l'abbandono

Sotto inchiesta Qn

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FERMO, 17 luglio 2014 - È D’OBBLIGO una sosta al giardino del Girfalco per chi visiti Fermo, uno spazio che si affaccia sul mare e sulle colline attorno. Proprio all’ingresso del giardino, sul cui sfondo svetta la grande cattedrale, c’è l’hotel Casina delle rose. Negli anni d’oro si faceva a gara per soggiornare qui. Una struttura che però da un paio d’anni versa in uno stato di totale abbandono. L’albergo è tornato nel 2012 nelle disponibilità del comune di Fermo, dopo anni di diatribe legali, discussioni e proposte di ristrutturazione che non hanno portato mai a nulla. Un albergo che in origine era in parte di proprietà pubblica e in parte di proprietà privata. Poi la gestione è stata affidata a una famiglia che se ne è presa cura per decenni, anche quando la convenzione con il Comune era di fatto risolta.

NON SI RIUSCIVA ad arrivare a un rinnovo, così come a un accordo. Per diversi anni c’è stata una reciproca tolleranza per cui il gestore pagava una quota, abbastanza ridotta, al comune di Fermo e proseguiva l’attività ricettiva, senza però poter effettuare lavori di adeguamento o di valorizzazione, visto che la struttura restava di proprietà pubblica. Alla fine la questione è stata risolta a carte bollate ed è arrivato lo sfratto per i gestori, uno sfratto che l’amministrazione comunale in carica, di centrosinistra, ha voluto portare avanti fino in fondo per rientrare nella disponibilità di quel luogo e trovare la strada per una reale valorizzazione.

UNO SFRATTO sofferto: gran parte degli arredi erano di proprietà del gestore, che se li è giustamente portati via, mentre il resto è stato donato alla Caritas. La palazzina è stata chiusa ma qualcuno è riuscito anche a introdursi e a peggiorare il degrado che intanto si è impadronito di tutto, delle camere, dell’ampia terrazza, delle sale e del ristorante. L’amministrazione comunale ha prodotto un primo bando per l’affidamento di una nuova gestione. Si prevedono lavori di adeguamento importanti e si stima che ci vorranno almeno tre milioni di euro per riportare l’hotel all’antico splendore.

LA PRIMA gara, pubblicata l’anno scorso, è andata deserta, la seconda è di qualche giorno fa e scadrà il prossimo 31 agosto. La proposta è per un affidamento di 50 anni, che consentirebbe di ammortizzare in parte le spese che si andranno a sostenere per sistemare la situazione.  Intanto si sta così, con un palazzo chiuso che lentamente si spegne, proprio nel luogo più bello della città, sotto gli occhi dei fermani e dei tanti turisti che si affacciano al belvedere.