Venerdì 16 Maggio 2025
GAETANO FEMIANI
Cronaca

Femminicidio in diretta: "Muori, non meriti nulla". Le telecamere filmano tutto

Bari, pensionato di 75 anni uccide la moglie coetanea a forbiciate. Insulti e violenza inaudita ripresi dall’impianto di sorveglianza in casa. .

Bari, pensionato di 75 anni uccide la moglie coetanea a forbiciate. Insulti e violenza inaudita ripresi dall’impianto di sorveglianza in casa. .

Bari, pensionato di 75 anni uccide la moglie coetanea a forbiciate. Insulti e violenza inaudita ripresi dall’impianto di sorveglianza in casa. .

BITONTO (Bari)Muori, non meriti compassione. Parole terribili, partorite da un odio incomprensibile, e che risuonano come un macabro epitaffio negli ultimi istanti di vita di Lucia Chiapperini, 75 anni, uccisa a colpi di forbice dal marito Vincenzo Visaggi nella loro abitazione a Mariotto, frazione di Bitonto.

Le telecamere di sicurezza, installate in casa, hanno immortalato ogni fase della lite e dell’efferato femminicidio, consegnando alla giustizia e alle cronache una testimonianza cruda. Le immagini, allegate al provvedimento di arresto, mostrano Lucia rientrare a casa venerdì scorso, ignara del destino che l’attende. La discussione con il marito, già tesa per motivi economici, degenera rapidamente.

Vincenzo, 75enne originario di Terlizzi, impugna un paio di forbici appuntite e la colpisce almeno venti volte, mentre lei tenta invano di divincolarsi. "Muori", ripete più volte, trasformando le mura domestiche nel set di un film horror.

Lucia chiede aiuto, ma lui attende impassibile che esali l’ultimo respiro, come conferma l’audio registrato. Dopo il delitto, chiama il 112, confessando ai carabinieri l’omicidio e il tentativo di suicidio (ferite al petto, non fatali). I testimoni ora raccontano di litigi frequenti, esplosi soprattutto dopo la morte del padre della donna, evento che avrebbe acuito tensioni legate al patrimonio. Lucia, spaventata dalle minacce del marito (in un precedente litigio, lui avrebbe brandito coltelli), si era trasferita da un figlio, sperando in una tregua.

Un tentativo di fuga vanificato dal ritorno a casa, forse per recuperare oggetti personali o i miseri risparmi. Nascosti dietro un armadio, quasi 13.000 euro in contanti rivelano un conflitto economico: Vincenzo temeva che Lucia potesse sottrargli quelle poche migliaia di euro simbolo anche di una meschina dinamica di potere. Le registrazioni non sono solo prova giudiziaria, ma un documento agghiacciante.

Le parole di Visaggi – "non meriti neppure compassione" – tradiscono una disumanizzazione della vittima, tipica dei femminicidi. Questa "testimonianza digitale" svela anche l’impotenza delle vittime: Lucia aveva cercato protezione, inutilmente.

Le dispute finanziarie, in questo caso, hanno poi funzionato da detonatore. La morte del padre di Lucia potrebbe aver alterato gli equilibri economici della coppia, scatenando la paura nell’uomo di perdere il controllo. La somma nascosta dietro l’armadio non è solo denaro, ma metafora di un matrimonio dove il potere si esercita attraverso il dominio materiale ed emotivo.