Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per aver abbandonato a casa da sola per quasi 6 giorni la piccola Diana, poi morta "di stenti e disidratazione", è stata animata da un "futile ed egoistico movente" ossia "regalarsi un proprio spazio di autonomia" cioè "un lungo fine-settimana con il proprio compagno" venendo meno "al prioritario diritto/dovere di accudire la figlioletta" di un anno e mezzo. Lo scrive la Corte d’Assise di Milano nelle motivazioni della sentenza sull’omicidio.
CronacaFece morire la figlioletta. I giudici: Pifferi egoista