Fascia 40-80 anni, vaccinazione anticipata

Si punta a garantire la profilassi per le categorie produttive della popolazione. Iniezioni possibili anche in azienda con l’ok delle Regioni

È in arrivo entro il fine settimana il nuovo piano vaccini elaborato dal commissario straodinario Francesco Paolo Figliuolo. Da quello che filtra, sono tre le novità più importanti. Da un lato, si punterà molto sul miglioramento della distribuzione e sull’incremento dei punti di vaccinazione tradizionali e non, che dagli attuali quasi 1600 saliranno almeno a duemila, più – a seconda degli accordi che saranno presi dalle regioni – i 45mila medici di famiglia e le migliaia di farmacie, oltre ad alcuni centri medici aziendali. Dall’altro, sarebbe prevista una riduzione delle categorie preferenziali e un’accentuazione del criterio delle fasce di età, peraltro previsto con spina dorsale sin dal primo piano vaccinale.

Dopo aver completato con Pfizer e Moderna sanitari, Rsa e over 80, si useranno sempre Pfizer e Moderna per le persone con almeno una comorbilità (2 milioni "ad estremo rischio clinico" e 5 milioni e 845 mila persone" con aumentato rischio clinico!), e si proseguirà (con Astra Zeneca, Pfizer e Moderna) la vaccinazione del personale scolastico, delle comunità e delle forze armate (già ampiamente in corso), oltre che dei disabili e delle loro famiglie.

Inizierà poi la vaccinazione della fascia 70-79 (5.958.000 persone) per la quale entreranno in campo anche i medici di base. Dopo il recente via libera del ministero della Salute, si utilizzerà l’Astra Zeneca, seguirà, sempre con Astra Zeneca (e poi Johnson & Johnson se oggi sarà approvato dall’Ema) la fascia tra 55 e 69 anni che comprende ben 11 milioni e 901mila persone.

Per questa fascia centrale sarà assolutamente il ruolo di medici di base e farmacie. Sempre con l’Astra Zeneca e il Johnson & Johnson si darà però facoltà alle Regioni di procedere a vaccinare gli over 40, anche utilizzando gli accordi per vaccinazioni in grandi aziende. In questo modo si punta a fare grandi numeri e a iniziare a proteggere anche la fascia produttiva.

Terza novità del piano vaccinale, si punterà a unificare i canali di prenotazione, spingendo per il sistema messo a punto dalle Poste e oggi utilizzato da sole 6 regioni e non su canali diversi per ogni Regione. Su questo però parecchi governatori non sarebbero d’accordo e ne parleranno in una videoconferenza fissata per stamani: andrà trovata una linea comune. L’incontro fra governo e Regioni sulla nuova stretta anti Covid e sul piano vaccini è stato invece fissato per oggi alle 14,30 quando è stata convocata la Conferenza Unificata Stato-Regioni alla quale verrà presentata la proposta di revisione del piano vaccii preparata dal ministero della Salute.

Alessandro Farruggia