Una donna di 37 anni trovata in casa priva di vita per cause ancora non chiarite e uno zio 55enne che, poche ore dopo, si toglie la vita lanciandosi da un viadotto. Sono i tratti essenziali di una doppia tragedia che si è consumata fra mercoledì sera e la scorsa notte, tra Castelfranco
Veneto (Treviso), dove la giovane, Serena Fasan, farmacista, è stata trovata esanime dal compagno nella loro abitazione (il figlio di due anni dormiva nella stanza accanto), e Pieve del Grappa (Treviso), dove è stato rinvenuto ai piedi di un ponte stradale il cadavere dell’uomo. I due episodi pare non abbiano alcun legame se non l’alterazione psicologica che potrebbe aver interessato quest’ultimo, da anni sofferente di crisi depressive.
Secondo i carabinieri, intervenuti nella casa di Fasan assieme al pm e al medico legale, non vi sarebbero elementi tali da far pensare a un’aggressione, non essendovi segni di difesa sulle braccia della vittima nè altri indizi di colluttazione.
Tracce anomale riscontrate sul collo, che in un primo tempo avevano suggerito l’ipotesi di uno strangolamento, sarebbero riconducibili alle energiche manovre di rianimazione praticate dal personale medico negli inutili tentativi di salvare la donna.
red. int.