Bologna, 15 maggio 2022 - Aspettando il Cardinale Zuppi sui gradini di San Petronio, in una mattina di sole. O, per dirla alla bolognese, “Szuppi”, perché da queste parti la zeta è un problema insormontabile e se non viene mischiata con la esse, sembra non valga. Brulichìo di anime in transito, turisti, studenti, un po’ seduti un po’ no. Chiacchieriamo qui, in mezzo alla gente, dove il Cardinale è a suo agio. Arriva e si siede. Uomo appuntito, spigoloso negli spigoli e nei nasi, ma gran sorrisi e occhio avanti, si percepisce subito, sempre avanti due o tre tornanti rispetto agli altri. Papa Francesco proclama 10 nuovi santi Eminenza? Cardinale? Come si dice? "A Roma dicono Eccellenza e mi fa anche un po’ senso per come ci calcano sopra, sembra quasi una presa per i fondelli a volte. Meglio Matteo, o come vuoi". Va beh, allora Matteo tutta la vita. Posso dire che fa un certo effetto stare seduto di fianco al futuro Papa? (ride) "Sì, fa effetto perché non c’è nessun effetto. Io spero di non perdere mai il senso del mio limite. No, puoi rilassarti, nessun effetto". Ma le eventualità ci sono però… "Tecnicamente sì. Ma è questione del collegio cardinalizio. Sono d’accordo col cardinal Biffi. Diceva che soltanto i matti vogliono diventare vescovi. Poi lui dice che era pigro e che può essere un problema psichiatrico se qualcuno vuole diventare capo dei vescovi. Se Biffi era pigro, io sono… pigrissimo". E riapre il sorriso a salvadanaio coi due angoli all’insù. Papa Francesco dice: "Io sono un prete". Ma chi è un prete oggi, Matteo? "Un prete (ci pensa)… un prete è una persona che rappresenta i sentimenti di Gesù, che rappresenta la gratuità di un mondo in cui tutto viene comprato o venduto, che rappresenta un amore senza ...
© Riproduzione riservata