Green pass al lavoro: le faq del governo su badanti, autotrasporti e taxi

Novità anche per chi lavora all'aperto e per chi teme che il certificato scada durante il turno

Controllo Green pass per accesso ai luoghi di lavoro, foto archivio (Ansa)

Controllo Green pass per accesso ai luoghi di lavoro, foto archivio (Ansa)

Roma, 18 ottobre 2021 - Arrivano chiarimenti da Palazzo Chigi in merito all'uso del Green pass per l'accesso al lavoro. Sul sito del governo sono spuntate le faq (le risposte) alle domande frequenti poste da quando venerdì 15 ottobre è entrato in vigore l'obbligo della certificazione anti-Covid per molte categorie di lavoratori. Ecco le novità per badanti, lavoratori stranieri, taxi e parrucchieri.

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Green pass obbligatorio al lavoro: domande e risposte per chiarire tutti i dubbi

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Badanti

Sulla regolamentazione per le badanti in casa di persone non autonome, la risposta ministeriale è la seguente: "Se la badante non possiede il Green pass, non potrà accedere al luogo di lavoro» e se è convivente, sempre senza avere il certificato, "dovrà abbandonare l'alloggio". In questo caso, si legge, prevale il "diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità dell'assistenza ricorrendo ad altro idoneo lavoratore", quindi bisognerà adoperarsi per trovare un'altra badante provvista di Green pass.

Inoltre, il governo chiarisce che alle lavoratrici badanti sprovviste di certificato non sono dovuti vitto e alloggio, oltre allo stipendio. Se, però, la badante ha il Green pass ma risulta positiva al Covid-19, e deve quindi trascorrere il periodo di quarantena, in questo caso "non può allontanarsi dalla casa in cui alloggia", come accade per gli altri casi di positività.

Obbligo per lavoratori stranieri

Faq particolarmente importante ricollegata alle proteste del settore autotrasporti. In questo caso, il governo chiarisce che anche i lavoratori di aziende estere che devono accedere a sedi di imprese o amministrazioni pubbliche in Italia "devono avere ed esibire il Green pass". Inoltre, se gli autotrasportatori sono sprovvisti del certificato, "le operazioni di carico e scarico potranno essere effettuate dal personale dell'azienda italiana" interessata.

Sede all'aperto o al chiuso

Altra precisazione: l'obbligo di Green pass "non è collegato al fatto che la sede in cui si presta servizio sia all'aperto o al chiuso", bisogna quindi esibirlo in ogni caso.

Scade il Green pass durante il turno

Per chi si fosse chiesto cosa deve fare nel caso in cui il Green pass scade durante il turno di lavoro, ecco la risposta. "Il Green pass - si legge - deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l'orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore". Quindi, in riferimenti ai casi in cui il Green pass viene rilasciato dopo aver effettuato un tampone, il lavoratore può finire il turno e prenotare un nuovo tampone successivamente.

Taxi e parrucchieri

Sul controllo del Green pass durante una corsa in taxi, Palazzo Chigi chiarisce: "I clienti non sono tenuti a verificare" il certificato verde "dei tassisti o dei conducenti di Ncc". Mentre per quanto riguarda i servizi alla persona parrucchieri, estetisti e altri operatori del settore devono "controllare il pass dei propri eventuali dipendenti" ma non devono "richiederlo ai clienti, né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l'attività lavorativa in questione".

Controlli nelle aziende

Una precisazione riguarda le aziende: i soggetti titolati a fare controlli sono "ispettori del lavoro e dalle aziende sanitarie locali, dei quali si avvalgono i prefetti".