Famiglie allargate Ma solamente a giusta distanza

Viviana

Ponchia

In fondo non è cambiato niente. Papà a capotavola, i figli a tirarsi i chicchi d’uva, lei che brucia l’arrosto. C’è la stessa tovaglia di molte altre cene così, quella di tafetà che dopo Santo Stefano lui portava in tintoria per dimenticarla fino all’anno dopo. E i piatti di limoges, le posate di acciaio pesante della loro lista nozze. Purtroppo anche Michael Bublè, che gli è sempre piaciuto. Il passato è lì, confermato dagli oggetti e dalle persone. Tranne una, che rende la scena abbastanza surreale: la sua nuova moglie. Per mettere a tavola la sera di Natale un ex marito e la sua seconda vita bisogna essere generosi, temerari, forse pazzi. Di certo cominciare a bere prosecco alle sei aiuta. Anche Martina Colombari ha confessato in un’intervista al Corriere di avere proposto una cena ad Alberto Tomba, il grande amore degli anni Novanta che la sedusse offrendole una camomilla prima della finale di miss Italia. Magari non il 24 dicembre ma comunque tutti assieme: lei, Billy Costacurta, il figlio diciottenne. La "Bomba" è rimasto un caro amico. Ogni tanto le manda addirittura la geolocalizzazione dei posti in cui sono stati. Ma ha rifiutato e ha fatto bene. Sapete cosa succede in certi casi, soprattutto a Natale e con Bublè che snerva? Qualcuno si fa male. Perché lui, l’ex marito, a ridosso del panettone attacca a raccontare delle vostre cose: il primo incontro, il suo svenimento in sala parto, quella volta che vi hanno fatti prigionieri sulla striscia di Gaza. Aneddoti anche divertenti che però hanno diritto all’oblio. Parla, parla. E il papà a capotavola si agita, il figlio si mangia le unghie. Le due mogli reggono come possono. La prima, ormai ubriaca, viene assalita da un misto di nostalgia brutta e gelosia. La seconda passa alla grappa e rilancia con pezzi di vita loro che nessuno vuole ascoltare. Quando è finita possiamo continuare a volerci bene, ma alla giusta distanza. Un tavolo è troppo piccolo per le famiglie allargate.