Strage di Capaci, perquisizioni a Report e a giornalista Mondani dalla Dia

Sigfrido Ranucci: "Il motivo sequestrare atti riguardanti l'inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci". La procura di Caltanissetta: "Perquisizione non riguarda attività di informazione del giornalista. Macroscopica fuga di notizie". Giulietti (Fnsi): "Nessuno molesti Report"

La strage di Capaci

La strage di Capaci

Roma, 24 maggio 2022 - Perquisizione questa mattina nella redazione della trasmissione Rai, Report, e nella casa del giornalista Paolo Mondani da parte della Direzione investigativa antimafia, su mandato della Procura di Caltanissetta. La notizia, resa nota su Facebook da dal conduttore di Report e vicedirettore di Rai 3 Sigfrido Ranucci, ha trovato conferma in ambienti investigativi. "Il motivo - scrive il giornalista di Raitre sulla sua pagina Facebook - sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l'inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci nella quale si evidenziava la presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell'attentato di Capaci. Gli investigatori cercano atti e testimonianze anche su telefonini e pc".

"Da parte nostra c'è massima collaborazione. Siamo contenti se abbiamo dato un contributo alla magistratura per esplorare parti oscure - ha aggiunto Ranucci all'Ansa -. ll collega aveva già avuto un colloquio con il procuratore. Noi siamo sempre stati collaborativi con la giustizia, pur garantendo il diritto alla riservatezza delle fonti". Ranuncci spiega poi che "il decreto di perquisizione riporta la data del 20 maggio, cioè tre giorni prima della messa in onda del servizio. Non è un atto ostile nei nostri confronti. Ovviamente abbiamo messo al corrente l'ufficio legale, l'ad Fuortes e il nostro direttore".

In una nota la Procura di Caltanissetta spiega che la perquisizione "non riguarda in alcun modo l'attività di informazione svolta dal giornalista, benché la stessa sia presumibilmente susseguente ad una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario".

"Le difficilissime indagini che possono consentire l'accertamento della verità devono essere ancorate ad elementi di fatto solidi e riscontrati - sottolinea il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca -. Per tali motivi questo Ufficio, che si era imposta la rigorosa consegna del silenzio, è costretto ad intervenire per smentire notizie che possano causare disorientamento nella pubblica opinione e profonda ulteriore amarezza nei prossimi congiunti delle vittime delle stragi, che si verrebbe a sommare al tremendo dolore sofferto. Ed è proprio per verificare la genuinita' delle fonti che questa procura ha disposto una perquisizione a carico di un giornalista di Report".

Sia nel corso delle conversazioni intercettate, che nel corso degli interrogatori da lui resi, al pubblico ministero e ai carabinieri, il collaboratore di giustizia Alberto Lo Cicero, citato nella trasmissione di ieri su Report, "non fa alcuna menzione di Stefano Delle Chiaie", ha detto ancora il pm De Luca. "Sono del tutto destituite di fondamento le affermazioni circa la sussistenza di specifiche e tempestive dichiarazioni rese da Lo Cicero sugli argomenti sopra indicati e, quindi, che sarebbe stato possibile evitare la strage di Capaci ed anticipare di alcuni mesi la cattura di Salvatore Riina".

Giulieti (Fnsi): "Nessuno molesti Report"

"Ci auguriamo che a nessuno venga oggi in mente di 'molestare' Report e la sua redazione", così il presidente della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), Beppe Giulietti, ha commentato le perquisizioni della Dia nella redazione del programma di Rai3. «Dopo la puntata su Capaci - scrive su Twitter Giulietti - sarà il caso di lasciare in pace la redazione, Paolo Mondani e di perquisire, invece, quelli che, da trenta anni, sono riusciti a restare in una ben protetta 'oscurità'". Giulietti ha annunciato anche che "questa mattina saremo nella redazione di Report per decidere iniziative a tutela delle fonti e del segreto professionale. Intanto chiediamo alla Rai di mettere a disposizione i suoi legali a tutela redazione".

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