La tragedia dell’asilo "Primo maggio" dell’Aquila, dove il 18 maggio scorso una Volkswagen Passat ha travolto sei bambini, uccidendo il piccolo Tommaso D’Agostino di 4 anni poteva essere evitata. Con misure di sicurezza di competenza dei dirigenti scolastici e del Comune, più puntuali. Come l’installazione di un ‘New Jersey’ al posto della rete metallica non ancorata al terreno, in uso per delimitare lo spazio ricreativo all’aperto, sulla quale è piombata l’auto parcheggiata dalla donna, arrivata per riprendere due figli, senza freno a mano azionato e con l’altro figlio 12enne rimasto a bordo. Lo afferma la perizia di oltre cento pagine chiesta dalla Procura per ricostruire la dinamica dell’incidente.
CronacaFalciato dall’auto davanti all’asilo La perizia: "Recinzione non idonea, il bambino poteva essere salvato"