Faida in casa Le Pen, Marion non vota la zia

Parigi, alle presidenziali la giovane rampante potrebbe appoggiare Zemmour, rivale di Marine. Lei: "Un colpo brutale e violento. È dura"

di Giovanni Serafini

Potremmo chiamarla "Dallas-sur-Seine", una saga francese in cui politica e privato si mescolano senza pudore. O anche "Dynasty Le Pen", tragicommedia familiare pervasa da truci sentimenti, vendette, complotti, tradimenti, ripudi, parricidi, manca solo il cannibalismo… Sullo sfondo c’è il fondatore dell’impero, Jean-Marie Le Pen, che ha creato il Front National mezzo secolo fa e a 93 anni vorrebbe ancora dir la sua. E ci sono le sue donne. L’ex moglie Pierrette, che lo ridicolizzò facendosi fotografare nuda su una rivista per soli uomini. Marie Caroline, una delle sue quattro figlie, che Jean-Marie mise al bando vent’anni fa per essersi schierata a fianco del dissidente Bruno Mégret. C’è poi l’altra figlia, Marine, 53 anni, che nel 2015 lo estromise dal partito ("Marine auspica la mia morte ma non deve contare sulla mia collaborazione", commentò il vecchio Le Pen) e sta tentando per la terza volta di espugnare l’Eliseo. E infine c’è Marion Maréchal, la bionda nipotina trentaduenne che non vuole saperne di votare per la zia e avrebbe una gran voglia di gettarsi nella mischia a fianco di Zemmour, guarda caso il più accanito avversario di Marine.

Figlia di Yann Le Pen, molto vicina ideologicamente e affettivamente al nonno, Marion è attesa come la Madonna da Zemmour, che senza di lei stenta a imporsi nei sondaggi, e dai nostalgici del Front National vecchia maniera. Nessuno fra loro ha dimenticato che nel 2012 Marion stravinse alle legislative diventando a 22 anni la più giovane deputata nella storia della Repubblica francese. E che tre anni dopo, quando ancora si chiamava Marion Maréchal Le Pen, ottenne alle regionali il miglior risultato del partito lepenista in Francia. Proprio quell’anno la bionda erede lepenista mise al mondo una bambina, Olympe, nata dal matrimonio con il giovane industriale Matthieu Decosse. Un’unione di corta durata, due anni appena, seguita da un divorzio e nel 2016 da una "liaison" e da un nuovo matrimonio con Vincenzo Sofo, un italiano della Lega eletto eurodeputato nel 2020 e passato poi a Fratelli d’Italia. Sta di fatto che dal 2017 Marion Maréchal ha vissuto lontana dalla politica francese: si è dedicata alla famiglia e all’ISSEPP, l’Institut des sciences sociales, économiques et politiques che ha fondato e di cui è direttrice.

Adesso però – ha rivelato al Figaro e al Parisien – la voglia di tornare sul ring politico le fa correre dei brividi lungo la schiena. Appoggerà il candidato di estrema destra meglio piazzato, ha spiegato. Ma quale dei due, Marine cui i sondaggi attribuiscono oltre il 16%, o Zemmour che è al 12? "Marine no, non la sostengo", ha risposto seccamente. Le Parisien informa che "qualunque sia lo scenario, Marion non appoggerà Marine Le Pen, rimproverando alla zia troppi cambiamenti ideologici".

La zia l’ha presa male: "Non capisco, è un colpo brutale. Con Marion ho una storia particolare, l’ho allevata io con mia sorella nei suoi primi anni di vita. A parte la delusione personale, non capisco neanche la scelta politica: io sono piazzata di gran lunga meglio di Zemmour e sono l’unica capace di battere Macron". È una nuova puntata del feuilleton Le Pen, ancora una volta in un clima di tradimento e di sospetti. La suspense non manca grazie a una frase enigmatica di Marion: "Per il momento non ho deciso niente. Ne riparliamo fra un mesetto e vi dirò come finirà".