Venerdì 19 Aprile 2024

Fa bene ai conti e alla salute Viva l’ora legale

Piero

Fachin

Vuoi vedere che alla fine sarà l’aumento insostenibile dei costi del gas, e dell’energia in generale, a giubilare l’eterna altalena e traghettarci tutti verso l’ora legale permanente, per dodici mesi l’anno? Una svolta epocale per quelli che ogni volta sbagliano. Per quelli che si alzano sempre un’ora prima o un’ora dopo, mai nel momento giusto. Per quelli che non si presentano all’appuntamento e poi bofonchiano: "Scusami tanto, ma col cambio del fuso (!) mi sono perso...". Per loro, che poi sono molti di noi, rinunciare al ping pong delle lancette sarebbe una benedizione.

Udite udite: ora la speranza di istituzionalizzare l’ora legale per sempre, e dunque di regalarci tutto l’anno un po’ di luce in più, si sta rafforzando perché poggia anche su solide considerazioni economiche e scientifiche. La prima: si risparmiano soldi. Un sacco di soldi, se è vero – ed è vero – che in Italia potremmo arrivare a ridurre la bolletta energetica di 1,8 miliardi di euro all’anno, secondo un recente rapporto di Terna. Altri studi, meno entusiasti, indicano il possibile guadagno annuale in mezzo miliardo di euro, che comunque non è poco. Com’è possibile? Beh, l’illuminazione pubblica potrebbe essere spenta prima, e inoltre più luminosità durante l’orario di lavoro significa poter ridurre l’energia da impiegare per il riscaldamento di fabbriche e uffici.

Ma ci sono anche altre considerazioni. Parola agli esperti: se esponiamo, dicono, la nostra pelle al sole produciamo più vitamina D e più serotonina, l’ormone del buon umore, il neurotrasmettitore che ci aiuta ad affrontare con meno ansia questi tempi bui, per restare in tema. Ogni volta che si passa all’ora legale, invece, per una settimana si registrano più incidenti stradali, e la mortalità generale aumenta del 3 per cento. Esagerazioni, contestano gli scettici. Ma i dati sono dati. Non mentono. Sono chiari e… solari.