Mercoledì 24 Aprile 2024

Extraterrestri ci avete portati via

Michele

Brambilla

Mattia (che appartiene egli stesso alla categoria dei fuoriclasse) scrive che ha sempre preferito il Milan di Sacchi, l’organizzazione del lavoro, la tattica, la disciplina, la fatica. E però, vedendo giocare Maradona, anzi vedendolo danzare, tutto il suo razionalismo si sottometteva al trascendente. Perché certe cose, certe cose che faceva Maradona (anche chi non capisce nulla di calcio resta estasiato nel vedere la bellezza che dispensava) non sono spiegabili con alcuna categoria umana. Né con l’allenamento, perché non si allenava mai; né con la cura di sé, perché era capace come pochi di farsi del male; né con un fisico speciale, perché era sgraziato, grassoccio, con il culo basso. Maradona era inspiegabile come inspiegabili sono stati tutti i grandi geni, tutti gli uomini e le donne che ci hanno regalato le cose più belle, le emozioni più forti. E in comune, queste persone, hanno che tutti noi terrestri non riusciamo neppure a odiarli per quella scintilla di trascendente di cui sono dotati, anzi li amiamo. Dino Zoff, un grandissimo, ha detto: “Io li amo, gli artisti. E li ho sempre invidiati perché sanno creare. Sa, io sono un portiere e il mio lavoro è parare la creatività degli altri, solo questo”.

Ho citato, da Maradona a Mina a Sean Connery, personaggi che possono piacere o non piacere. Ma tutte queste persone – e, se andiamo oltre, i grandi della Storia, Leonardo e dintorni – hanno in comune anche altre due cose. La prima è l’immortalità. Sono persone che ci hanno fatto star bene, e continueranno a farlo. La seconda è che fanno saltare lo schema scientista secondo il quale l’uomo è un mix di biologia e ambiente. E invece ogni tanto nasce qualcuno che fa fare un salto inspiegabile alla catena evolutiva. “Che cos’è l’uomo?”, si chiede il Salmo 8. Apparentemente, solo un insignificante puntino nell’universo. Ma, dell’universo, il più grande mistero.