Ex vigilessa sparita, trovato un corpo "Il test del Dna per capire se è lei"

Laura Ziliani scomparsa a maggio durante un’escursione a Temù. Due figlie sono indagate per omicidio

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di Milla Prandelli

VIONE (Brescia)

Tutto fa pensare che sia lei, Laura Ziliani, la ex vigilessa sparita l’8 maggio fra le montagne di Temù, nel Bresciano. Ieri mattina nei pressi del greto del fiume Oglio a Vione, in alta Val Camonica, esattamente tre mesi dopo la scomparsa avvenuta l’8 maggio, è spuntato il corpo di una donna. Ufficialmente non ancora identificata, dovrebbe però essere proprio la 55enne bresciana. Attorno alle dieci del mattino, infatti, un bimbo di otto anni stava passeggiando col padre quando ha sentito un odore acre. Attirato dall’idea che potesse trattarsi di un cervo, il piccolo è corso fino a un punto del terreno che sembrava smosso, poco distante dal fiume, nel territorio comunale di Vione, lungo la pista ciclopedonale dell’Oglio, che in quel tratto è asfaltata e larga a sufficienza per lasciare transitare anche auto. "Papà vieni c’è un piede", ha urlato in lacrime quando ha notato il cadavere. Padre e figlio hanno dato l’allarme al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Breno e, poco dopo, quelli del comando provinciale di Brescia, coordinati dal colonnello Gabriele Iemma.

Il corpo è stato rinvenuto vicino al fiume Oglio, a qualche centinaio di metri dove tempo fa era stata rinvenuta una scarpa da montagna della donna. Nel primo pomeriggio sono saliti in Valcamonica pure gli specialisti della scientifica. C’erano anche il pm legale di turno, volontari del soccorso Alpino, i vigili del fuoco e operatori della protezione civile. Il dubbio immediato è stato quello che il corpo possa essere quello di Laura Ziliani. "Da ciò che è trapelato dovrebbe essere lei – spiega Giuseppe Pasina, sindaco di Temù, il paese da cui la donna è scomparsa –. Si deve attendere il riconoscimento ufficiale". Il corpo per ora senza nome non è stato trovato nell’Oglio. "Al 99% la donna è stata ammazzata – ha continuato il sindaco – non era in acqua ma doveva essere sepolta poco distante dall’Oglio. L’acqua del fiume, tracimata, ha tolto il terriccio. Per quanto ne so era vestita e gli abiti sono conservati. E non erano abiti da montagna".

Ziliani, secondo il racconto delle figlie, indagate dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di omicidio assieme al fidanzato di una delle due, era uscita invece per un’escursione. Il corpo trovato sulle sponde dell’Oglio "non sembra essere stato trascinato dall’acqua, perché non ci sono escoriazioni evidenti o strappi nelle vesti. L’unica cosa particolare è che non ha assolutamente capelli", rivela ancora il primo cittadino.

Tra i primi ad arrivare sul luogo dei fatti ieri è stata una delle migliori amiche di Laura Ziliani, la signora Nicoletta. "Spero non sia lei – ha raccontato – anche perché le sue figlie sono cresciute con le mie. Quel mattino dell’8 maggio, alle sette e dieci, in casa loro tutte le luci erano accese. Mi sono detta: cosa fanno sveglie le ragazze? Si alzano sempre tardissimo. Allora ho pensato fosse arrivata Laura. Mi pento di non averle mandato il solito messaggio: ‘Ciao vagabonda, bentornata. Andiamo in montagna?’. Ho sempre parlato di lei al presente, ora non so più che fare". A dare risposte definitive sarà l’esame del Dna che sarà svolto con le garanzie per i tre indagati per omicidio volontario. La casa di famiglia della Ziliani a Temù, che si trova di fronte a quella dell’amica Nicoletta, è sotto sequestro e recentemente è stata passata al setaccio dalla scientifica. A denunciare la scomparsa della donna attorno alle 13 di quel giorno era stata una delle figlie che aveva spiegato di dovere incontrare la mamma attorno alle 10 per andare all’isola ecologica, ma che questa non era mai tornata da una passeggiata iniziata di prima mattina. Dopo ricerche iniziate e riprese più volte era stata trovata una calzatura che la famiglia aveva riconosciuto come appartenente alla scomparsa. Nel box era spuntato il cellulare della donna, mentre il gps che portava sempre durante le escursioni era in casa.