Mercoledì 24 Aprile 2024

Cerchi l'anima gemella? Ti aiutano i frati

Nella basilica di Sant'Antonio sabato l'evento dedicato ai single fra i 20 e i 50 anni

Basilica di Sant'Antonio a Padova

Basilica di Sant'Antonio a Padova

Padova, 20 giugno 2019 - Una messa e una festa per trovare l’anima gemella, con una benedizione speciale nella basilica di Sant’Antonio a Padova, il più famoso e venerato al mondo. Invocato in Portogallo e nei Paesi dell’America Latina come ‘Casamenteiro’, l’amico potentissimo che ti fa accasare. ‘The holy matchmaker’, traducono nell’America del nord. Una devozione popolare che ricordò anche papa Francesco. Raccontò scherzando: a 20 anni in Argentina le ragazze pregano che il fidanzato venga e convenga, a 30 che tenga, a 40 che arrivi e basta.

I frati di Padova per sabato pomeriggio alle 16.30 hanno fissato l’asticella un po’ più in là, l’evento è per single fino ai 50. Non si vuole escludere nessuno ma un limite dovevano pur metterlo, fa capire padre Alberto Tortelli, della pastorale giovanile. "Veramente questa è la seconda edizione – racconta –, l’anno scorso abbiamo riempito la basilica. Persone di tante età diverse". E ha funzionato? Sorride: "Partiremo proprio dalla testimonianza di due giovani che hanno partecipato alla prima festa e ora stanno insieme". Ma siccome non siamo in un’agenzia per la ricerca dell’anima gemella ma in casa di frati francescani, il padre mettel’accento sulla sua missione: "Il ragazzo e la ragazza erano in un gruppo di Camposampiero, dove abbiamo un convento. Avevamo avuto l’idea di raccogliere questi giovani adulti, single, che sono un po’ figli di nessuno, una generazione senza dote. Le cose da ventenni cominciano a stancarti, provi tanta fatica e tristezza. Abbiamo il dovere di ascoltare la sofferenza delle persone. Lavoro precario, affetti instabili, relazioni così, sempre un po’ superficiali. L’evento che abbiamo pensato sabato vuole andare incontro a questo grido". Dopo la messa, "un momento di festa e fraternità francescana, animato dalla banda musicale", in altre parole un’occasione per incontrarsi e socializzare. Antidoto alla solitudine. Perché le preghiere vanno aiutate con l’azione.

Antonio, svela padre Tortelli, è il santo che fa trovare le cose, "Si quaeris miracula, se cerchi i miracoli, recita l’inno dedicato al santo per la sua canonizzazione, era il 1232... La sua vita è stata piena di svolte. Giovane nobile cavaliere lusitano, si fa sacerdote sfidando il volere della famiglia. Incontra i francescani e diventa uno di loro. Pregato da tutti, da noi arrivano anche i musulmani. Un amico del cuore. Compagno, intercessore, qui accogliamo pellegrini da tutto il mondo. La gente ne parla come di una presenza viva, lo abbiamo sperimentato in questi giorni". Il 13 giugno la sua festa ha richiamato una folla, ma tutto il mese è ricchissimo di eventi. La messa di sabato (alle 19, dopo l’incontro e le testimonianze) sarà celebrata dal rettore della basilica, padre Oliviero Svanera. Benedizione speciale per tutti coloro che desiderano trovare qualcuno da amare. Come quella giovane molto povera che pregando Sant’Antonio ebbe dote e corredo e convolò a nozze.