Estate di San Martino, la leggenda del caldo a novembre

La (semi) spiegazione scientifica e quel mantello miracoloso

Bagno in mare a novembre a Napoli (Olycom)

Bagno in mare a novembre a Napoli (Olycom)

Roma, 11 novembre 2016 -  Arriva l'estate di San Martino. "Dura tre giorni e un pochino", si diceva una volta. Tradizione vuole che intorno all'11 novembre, giorno della festivià del Santo, uno scampolo di bel tempo si affacci sul Bel Paese. Le prime gelate autunnali alle spalle danno tregua, un piacevole tepore, magari accompagnato dal sole, allieta un periodo altrimenti piuttosto grigio. Spesso il mito ha corrisposto alla realtà, anche perché il fenomeno si verifica con una certa continuità, come accade a tardo aprile-inizio maggio nell'emisfero boreale. Una spiegazione scientifica ovviamente non c'è, almeno non legata a questa data. Si sa che è probabile che nei periodi di transizione tra inverno ed estate (quale sono i giorni di metà novembre) si alternino eventi climatici freddi ad altri caldi. Quest'anno, a esempio, le previsioni meteo indicano temperature sotto la media e una perturbazione in arrivo. 

LA LEGGENDA - Scienza a parte, la leggenda ha origini religiosi e narra di una storia abbastanza curiosa. Pare che Martino di Tours, poi divenuto Santo, vedendo un mendicante seminudo e infreddolito durante un'acquazzone, gli avesse donato metà del suo mantello. E sembra che, di fronte al nobile gesto, il cielo si fosse improvvisamente aperto, la temperatura fosse divenuta più mite. L'Estate di San Martino esiste ovviamente anche nelle culture iberofone e francofone, con cui condividiamo l'emisfero. Nei paesi anglosassoni viene chiamata Indian Summer ("estate indiana"), mentre in alcune lingue slave, tra cui il russo, è chiamata Bab'e Leto.

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