Estate in coda, l’Anas dimezza i cantieri. Ne troveremo uno ogni 82 chilometri

Dal 23 luglio al 5 settembre, 365 lavori invece di 800 su 30mila chilometri di rete. "Decisione per migliorare gli spostamenti"

er oggi ’Viabilità Italia’ prevede un significativo aumento di traffico dei vacanzieri

er oggi ’Viabilità Italia’ prevede un significativo aumento di traffico dei vacanzieri

Si preparano a smontare 435 cantieri su 800, linea morbida dal 23 luglio al 5 settembre sugli oltre 30mila chilometri di rete Anas, 25mila sono di statali. Troveremo lavori in corso ogni 82 chilometri (oggi ogni 37,5) su quella che è anche la ‘riserva patria’ per scaricare il traffico, dev’essere pronta obbligatoriamente quando le autostrade vanno in tilt. E mai come quest’anno s’intravedono nubi all’orizzonte, con l’Italia delle vacanze in coda per una concentrazione di lavori mai vista, tra ammodernamento e sicurezza, nei mesi cruciali che precedono quello che viene annunciato come un nuovo corso, i 3mila chilometri del primo gestore italiano, Aspi, tra fine anno e inizio 2022 passeranno alla cordata capitanata da Cassa depositi e prestiti.

L’estate in autostrada: cantieri e code

Allora come si prepara a quest’estate che parte già affaticata la ’riserva’ Anas? Matteo Castiglioni, ingegnere, direttore operation e coordinamento territoriale fa una premessa: "Negli ultimi cinque anni abbiamo incrementato gli investimenti per la manutenzione programmata. Questo chiaramente ha portato anche a un aumento dei cantieri lungo la rete. Siamo abituati alle emergenze, abbiamo affrontato situazioni molto impegnative come l’adeguamento della A2, nello scorso decennio abbiamo avuto estati con lavori continui".

Il piano cantieri nazionale ha un organismo di coordinamento, Viabilità Italia. A quel tavolo siedono tutti: ministero dell’Interno e delle Infrastrutture, società concessionarie, Anas, stradale, carabinieri e vigili del fuoco, Anci e protezione civile. Istituito nel 2011, come si legge sul sito, ha "il compito di fronteggiare le situazioni di crisi legate alla viabilità tramite l’adozione di decisioni rapide e condivise in tempo reale con tutti i soggetti coinvolti e l’individuazione, anche in via preventiva, di opportune strategie di intervento".

Viaggi da incubo, rabbia dei consumatori: dovete rimborsarci

Ma se esiste questa macchina, perché a metà luglio, in pieno esodo, l’Italia è bloccata e perennemente in coda? "Io posso parlare dei nostri lavori", alza le mani metaforicamente l’ingegner Castiglioni. Spiega: "Al tavolo di Viabilità Italia si fa il piano cantieri in vista dell’esodo estivo e si definiscono quali siano quelli considerati inamovibili, che cioé non possono essere rimossi, e gli interventi che invece si possono interrompere. La valutazione viene fatta congiutantamente". Degli ottocento lavori in corso sulla rete Anas, i più complessi riguardano ponti, viadotti e gallerie. Per i tunnel la politica ha rimandato al 2025 la scadenza per l’adeguamento alle regole di sicurezza chieste dall’Europa. Pensate: dovevamo essere pronti nel 2014, abbiamo rimandato al 2019. Visto che non era a norma praticamente nessuno, si è deciso di allungare ancora. Non proprio una storia edificante. L’Anas finora ha sistemato 108 gallerie, ne restano altre 37, su 16 i lavori di adeguamento sono in corso.

Intanto gli italiani in coda continuano a chiedersi: ma perché non si è sfruttato il lungo lockdown per mandare avanti le opere necessarie? "Vorrei ricordare due numeri – replica Castiglioni –. Nel 2019 abbiamo prodotto cantieri di manutenzione per 670 milioni di euro. Nel 2020, i milioni sono diventati 800". Il numero dimostra che avete lavorato di più, non è scontato che i cantieri abbiano sempre avuto un impatto sul traffico... "La manutenzione, per sua stessa natura, si svolge in esercizio di circolazione e ha una ripercussione sulla viabilità", tiene il punto il dirigente Anas. Conclude con quel che ripetono tutti: "Non ci siamo fermati".

Ma quanti sono i lavori in corso nel Bel Paese? Per dare un’idea: ieri su Opencantieri, il ministero delle Infrastrutture segnalava 3.366 interventi. Il conto comprende autostrade, ferrovie, porti e aeroporti (pur con l’avviso: attenzione, sito in manutenzione). Per gli esperti del centro studi Assoutenti, gli interventi stradali sarebbero almeno 2.700.