Martedì 23 Aprile 2024

Palazzina esplosa Caserta, morta anche la donna. "Mario e Giuseppina, uniti per sempre"

Caserta, la 74enne era stata estratta viva dalle macerie mentre il marito era stato trovato cadavere dopo ore di ricerche. Il sindaco: lutto cittadino per i funerali

Mario e Giuseppina, la coppia 74enne rimasta uccisa nella palazzina esplosa

Mario e Giuseppina, la coppia 74enne rimasta uccisa nella palazzina esplosa

Caserta, 20 novembre 2021 - Uniti nella vita e nella morte. Non ce l'ha fatta Giuseppina Sammaciccio, 74 anni. Era rimasta gravemente ferita ieri durante il crollo della sua casa, una palazzina di due piani a Cancello Scalo, una borgata di San Felice a Cancello, in cui viveva con il marito Mario Sgambato. Lui, suo coetaneo,  ieri era stato estratto cadavere dalle macerie dopo molte ore di ricerche. Sono state ore di speranza e angosciosa attesa, con i due figli della coppia che sono riusciti a parlare con la mamma, rimasta sempre cosciente. Pareva un miracolo, lei salva dopo ore sotto le macerie. Individuata subito dai vigili del fuoco ma liberata dalle macerie solo quasi sette ore più tardi.

I vigili del fuoco hanno scavato a mani nude e si sono fatti guidare dal fiuto dei cani da macerie e dei radar. Hanno tentato l'impossibile. Fino all'epilogo di oggi. La comunità è sotto choc. Il giovane parroco, don Giuseppe, si commuove. "Mario e Giuseppina sono stati uniti per tutta la vita. Abbiamo sperato fino all'ultimo che almeno lei si salvasse". Invece il cuore della donna ha ceduto. Aveva ustioni sul 70% del corpo, non le hanno dato scampo. 

Quando la palazzina è stata sventrata dall'esplosione, provocata probabilmente da una fuga di gas metano, Giuseppina è riuscita a salvarsi perché si era alzata da letto ed era in cucina. Forse proprio lei ha acceso la luce che, complice il metano che ormai aveva saturato l’aria, ha fatto da detonatore provocando la forte esplosione e il conseguente crollo. Il marito Mario era ancora a letto, è rimasto schiacciato dal crollo del soffitto.  "L'ultima volta li ho visti domenica mattina perché ero in ritiro spirituale. Ma ci siamo sempre sentiti, ogni giorno", ricorda commosso il parroco. Ne parla al presente: "Mario è la prima persona che mi viene in mente se penso alla parrocchia. Questa mattina ho aperto la chiesa e stavo per chiamarlo. Ogni mattina era così, avevamo il rito del caffè. Solo ora sto realizzando che lui non c'è più".

Il sindaco Giovanni Ferrara per i funerali - ancora da decidere la data- dichiarerà il lutto cittadino. "Non me l'aspettavo, sapevamo delle ustioni ma abbiamo sperato fino all'ultimo", è il suo pensiero.