Mercoledì 24 Aprile 2024

Esplosione a Beirut, non si esclude l’attacco Hezbollah si smarca: lì non avevamo armi

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Spunta anche l’ipotesi di "un missile o una bomba", accanto a quella della "negligenza", tra le possibili cause del disastro di Beirut. Ad affermarlo, mentre continua a montare la rabbia popolare contro le autorità, è il presidente libanese Michel Aoun, che aggiunge di avere chiesto a Emmanuel Macron le immagini satellitari necessarie a fare chiarezza sulla dinamica. Ma ciò, avverte Aoun, dovrà avvenire attraverso un’inchiesta tutta libanese e non internazionale, che invece era stata chiesta giovedì dallo stesso Macron durante una visita in Libano, oltre che da diversi politici locali. Dopo tre giorni dalla gigantesca esplosione, che ha provocato almeno 157 morti e 5mila feriti, si fa sentire anche Hezbollah per escludere ogni responsabilità anche indiretta. In un atteso discorso televisivo, Hasan Nasrallah, il capo del Partito di Dio filo-iraniano che dispone di una forza militare superiore a quella dell’esercito regolare, ha negato che le sue milizie avessero un deposito di armi nel porto. L’esplosione non ha risparmiato nemmeno l’antica residenza Sursock, simbolo della dolce vita beirutina