Esplode una miniera, inferno in Turchia Intrappolati sotto terra: oltre 40 morti

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Un’infernale esplosione nei cunicoli a 300 metri di profondità sottoterra ha spazzato via la vita di 41 minatori di carbone e ne ha feriti altri 28: si è fermato così il bilancio del secondo più grave incidente minerario della Turchia moderna. A darne l’annuncio, dopo il ritrovamento del cadavere dell’ultimo minatore ancora disperso, è stato lo stesso presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, accorso ad Amsara, vicino alla città di Bartin, sul Mar Nero, dove ha visitato il luogo del disastro quasi 20 ore dopo la fatale esplosione, avvenuta venerdì poco prima del tramonto. "La nostra priorità era di trovare i minatori nelle gallerie. Finalmente abbiamo raggiunto l’ultimo disperso. Anche lui è morto, portando il numero delle vittime a 41", ha detto il capo dello stato. Dolore e proteste hanno contrassegnato la reazione dei famigliari dei deceduti.