Martedì 23 Aprile 2024

Esodo e cantieri: calvario sulle autostrade. Lockdown finito ma è impossibile ripartire

Maxi code bloccano turismo e merci. Ieri di nuovo caos in Liguria. Traffico in tilt anche sull’Adriatica e sulla Firenze-Bologna. Polemica per la mancata programmazione dei lavori, concentrata nel periodo delle vacanze. "Andavano sfruttati i mesi di stop"

La mappa dei cantieri

La mappa dei cantieri

Come sarebbe andata a finire in questo ultimo weekend di luglio – da bollino rosso – si capiva già ieri mattina di buon’ora. Quando sull’A7 verso Genova, per lavori, c’erano colonne di auto lunghe tre chilometri. Con il passare delle ore dalla Liguria alla Toscana, dalla Lombardia all’Emilia Romagna e giù fino all’Abruzzo, passando per le Marche, i siti del traffico in tempo reale hanno scattato la fotografia di un Paese tristemente, inesorabilmente in coda. Abbiamo appena rimesso il naso fuori di casa, magari per ritagliarci qualche giorno di vacanza, e siamo già fermi un’altra volta. Bloccati. Vale anche per le merci.

A mezzogiorno sull’A26 i chilometri verso Genova erano 10, forse addirittura 12. Un po’ prima delle 4 del pomeriggio sull’A14, direzione Ancona, tutti in attesa per una barriera di auto, un lungo serpentone di 5 chilometri "tra il bivio Torano-Pescara e Pineto (per riduzione di carreggiata)", come informa puntualmente il sito di Autostrade per l’Italia. Altri problemi in giornata sull’Autobrennero per un incidente.

Ma l’ossessione restano i lavori. Decine e decine di tratte interessate, per ora fino al 6 settembre. "La presenza di cantieri, finalizzati alla messa in sicurezza di viadotti e gallerie, lungo A10, A26, A7, A6 e A12 potrà determinare, come già accaduto nelle scorse settimane, criticità alla circolazione", si tiene prudente il sito di ’Viabilità Italia’, quello che tutti gli automobilisti dovrebbero saggiamente consultare prima di mettersi in moto. Altri guai nelle Marche, in Abruzzo, in Campania e Puglia. Lì c’è da pensare, informano sempre i custodi del traffico, alla "messa in sicurezza delle barriere bordo-ponte di viadotti lungo la A14, la A1 e la A16". Nota positiva: ieri all’alba ha riaperto il tratto a doppia corsia tra Val Vibrata e San Benedetto.

Nell’elenco dei disagi, non poteva mancare un grande classico, sull’A1 Bologna-Firenze. Ieri mattina un po’ dopo le 9 una fila di due chilometri si è allungata in direzione del capoluogo toscano nel tratto appenninico dell’Autosole, la nuovissima variante di valico inaugurata nel dicembre di cinque anni fa. E allora si capisce come anche gli addetti ai lavori a volte preferiscano mandare avanti i simboli, quando non bastano le parole.

Nell’elenco dei "cantieri non amovibili" sulla rete a pedaggio – ogni tanto va ricordato: per viaggiare si paga –, ’Viabilità Italia’ distingue tre gruppi, a seconda che le "turbative elevate" sul traffico siano praticamente certe o possibili o al contrario minime. L’umore degli automobilisti per i lavori da incubo dev’essere certamente rappresentato dal faccino – non bollino – rosso ira, con la linea della bocca rivolta all’ingiù. Via via si migliora, per arrivare all’assenza di simboli quando si dà per scontato che i disagi siano quasi inesistenti. Solo che in quest’ultimo elenco c’è anche la A26, e abbiamo visto com’è andata ieri mattina.

"Liguria irraggiungibile? Narrazione sbagliata", si era spinta un po’ troppo in là nei giorni scorsi Paola De Micheli, ministro dei Trasporti. Parole che hanno provocato un’iradiddio. Giorgio Mulè di Forza Italia, siciliano eletto in Liguria, nella commissione Trasporti alla Camera, è basito. "Una stagione improvvisata – attacca – senza programmazione". Ma lei ha capito perché non si è sfruttato il lockdown, per i cantieri? Perché la politica non è riuscita a portare a casa quest’obiettivo? "Il ministro ha balbettato. E come opposizione non possiamo prendere il piccone, possiamo sollecitare, come abbiamo fatto. Ci avevano assicurato che sarebbe stato tutto a posto. Quello che accade sta mortificando un pezzo di stagione turistica che provava a ripartire. Non vedo la luce in fondo al tunnel. Anche perché non è che tutto questo viene compensato da altro. Roma e Genova oggi sono collegate da un volo solo. Il treno? C’è il binario unico, il viaggio dura ore. Siamo alla follia".