Giovedì 18 Aprile 2024

Esodo di tifosi, Tirana in tilt Il sindaco chiude gli uffici

Mercoledì nella capitale dell’Albania la finale europea tra Roma e Feyenoord. Il Comune teme l’invasione e blinda la città: niente auto, fate un giorno di festa

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di Paolo Franci

Lasciate ogni speranza o voi che (non) entrate. Sì, perché nel piccolo gioiello albanese – l’Arena Kombetare, stadio progettato dall’architetto italiano Marco Casamonti – per la finale di Conference League Roma-Feyenoord entreranno 22mila persone, tolti un paio di migliaia di biglietti per i vip, ci saranno 20mila tra romanisti e olandesi. Non esattamente due tifoserie amiche. Anzi. Il ricordo dello scempio del 2015 degli ultras del Feyenoord nel centro di Roma con 5,2 milioni di euro di danni non lascia presagire pacche sulle spalle.

E non date retta a chi, per non perdere la faccia, dice che tutto è sotto controllo per amor dell’Uefa che ha scelto di mettere quattro elefanti in una Cinquecento, come nella barzelletta. Solo che quella faceva ridere. Questa preoccupa. Sentite il presidente della Federazione albanese, giusto qualche giorno fa: "Dall’Italia sono attese 60-70 mila persone, in maggioranza senza biglietto. Dall’Olanda ne arriveranno 20 mila. Non eravamo nelle condizioni di ospitare la finale per alcune difficoltà, come la capacità dell’aeroporto e la mobilità". L’allerta è ai massimi livelli e la storia della gestione dei biglietti ha esacerbato gli animi, considerando che è stato soddisfatto appena il 10% delle richieste. La cosiddetta “altra vendita“ riservata al Paese ospitante e a chiunque voglia un biglietto – successiva a quella per i club – per alcuni tifosi non c’è mai stata. Risultato? L’89% dei tagliandi è stato acquistato da residenti albanesi. L’Uefa si è difesa con la consueta rigidità: "Non è previsto avviso di vendita per i tagliandi al Paese ospitante" e poi ha gettato il cerino sulla benzina: "I supporter della Roma, a differenza di quelli del Feyenoord, sono riusciti ad acquistare i biglietti in massa...". Gli ultras del Feyenoord l’hanno presa bene: "L’Uefa ha favorito i romani. Ma non fatevi fermare! Venite anche senza biglietto a conquistare Tirana. Faremo vedere in cosa siamo bravi...". I luoghi a rischio non sono pochi. L’aeroporto, ad esempio, ha una sola pista e una sola zona fumatori.

Tirana insomma mercoledì rischia di andare in tilt, e quindi è stato dichiarato un giorno di "festa". Un modo carino per dire che la città è blindata, ostaggio delle due tifoserie e non si potrà circolare in auto. Ci saranno tre fan zone: giallorossa, olandese, per le famiglie. Dice il sindaco Erion Veliaj: "Sono già arrivati poliziotti italiani e olandesi per addestrare la nostra polizia, abbiamo le foto di tutti i tifosi pericolosi. In passato ci sono stati brutti episodi ma siamo preparati". Per dividere la città in due evitare contatti tra romanisti e olandesi, sarà impiegato un esercito di 10mila uomini tra militari e agenti di polizia e dovranno contenere più di 100mila persone, 80mila senza biglietto. Intanto, a Roma vanno a ruba i biglietti per seguirla sui maxischermi all’Olimpico, seguendo lo slogan: "Con la voce all’Olimpico e con il cuore a Tirana". Fino a ieri venduti oltre 40mila ticket. Dice Mourinho, parlando dell’amore dei romanisti: "È un fenomeno sociale del tutto irrazionale".