Esodo dalla Tunisia Record di sbarchi Oltre 3mila in 24 ore

Lampedusa presa d’assalto. Ong e Guardia costiera al lavoro senza sosta. Al collasso l’hotspot: migliaia gli immigrati ospitati a fronte di 450 posti

Migration

Decine di barconi, gommoni e piccole imbarcazioni che lasciano il porto di Sfax organizzati in gruppi o in preda agli scafisti. Il fiume di migranti che attraversano la rotta della Tunisia per raggiungere le coste italiane sembra incontenibile: nelle ultime 24 ore sono stati oltre tremila i migranti che si sono messi in viaggio e più di sessanta gli sbarchi avvenuti.

Nello Stato magrebino la crisi economica e di tensione politica ha provocato un’aumento vertiginoso dei flussi migratori che ora allarma l’Europa e il governo italiano. Ma Tunisi è solo un territorio di transito per salpare verso il Mediterraneo: I profughi, che partono, sono originari di Congo, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Guinea, Sierra Leone, Siria, Tunisia, Marocco e Burkina Faso, in tanti dicono di aver pagato tremila dinari tunisini per la traversata. Ed è senza sosta l’attività della Guardia costiera locale, che riferisce di aver sventato, negli ultimi tre giorni, 79 tentativi di partenza, soccorrendo 2.982 persone a bordo di imbarcazioni in difficoltà al largo di Sfax e Chebba.

Continuano i salvataggi anche nell’area Sar (ricerca e soccorso) italiana. Sono 2.500 i migranti già messi in salvo dalle nostre autorità, tra Sicilia e Calabria, sotto il coordinamento della Guardia costiera. Altri 190 naufraghi sono a bordo della Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere, diretta al porto di Bari mentre in 78 sono stati recuperati dalla Life Support di Emergency in acque maltesi. A Lampedusa, oltre alle persone soccorse anche dalla nave-ong Louise Michel finanziata da Banksy, altre 294 sono giunte in vari sbarchi autonomi.

L’hotspot di contrada Imbriacola ha raggiunto il record di oltre 2.250 arrivi in ventiquattro ore a fronte di poco meno di quattrocento posti disponibili.