Esame di Green pass per la scuola. Domande e risposte: la guida

Da oggi l’accesso agli istituti solo col certificato. Rischio file agli ingressi, il nodo dei dispositivi al personale: presidi alla ricerca dei controllori.

Da oggi i dipendenti scolastici per andare al lavoro dovranno esibire il Green pass

Da oggi i dipendenti scolastici per andare al lavoro dovranno esibire il Green pass

Tra contestazioni, polemiche e scioperi annunciati scatta oggi per il personale scolastico l’obbligo di mostrare la certificazione verde per entrare negli istituti pena il divieto d’accesso e la sospensione dopo cinque giorni per assenza ingiustificata. Le modalità di verifica sono state rese note dal ministero dell’Istruzione solo oggi ma rimangono ancora diverse incognite.

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Sommario

Chi è esentato dal Green pass?

Oltre agli studenti di ogni classe ed età, non devono presentare il Green pass coloro che per condizione medica non possono ricevere o completare la vaccinazione. A questi soggetti verrà fornita una specifica certificazione che, fino al 30 settembre 2021, sarà solo in formato cartaceo.

Il certificato di tutto il personale sarà verificato ogni giorno?

In una prima fase sì. L’avvio dell’anno scolastico, dal primo al 13 settembre, prevede l’adozione di una procedura di controllo transitoria definita ‘ordinaria’ che richiederà controlli manuali e quotidiani su tutto il personale docente e ata. In seguito è, invece, prevista l’introduzione di una procedura di verifica automatizzata.

Come funziona la procedura ordinaria?

Avverrà mediante l’utilizzo, anche senza necessità di connessione internet, di un dispositivo mobile dotato dell’App ‘VerificaC19’ che consente di riscontrare l’autenticità e la validità delle certificazioni emesse dalla Piattaforma nazionale digital green certificate (DGC).

Chi gestisce i controlli all'interno delle scuole?

Le verifiche sono di responsabilità del dirigente scolastico o di un suo delegato. Sarà, dunque, compito dei presidi predisporre misure organizzative e di gestione degli spazi, che consentano l’ordinato svolgimento dei controlli. Prevista la possibilità di ricorrere a più soggetti verificatori, ciascuno delegato all’utilizzo dell’App, in modo da poter monitorare i diversi ingressi evitando assembramenti. In alternativa le operazioni di verifica potranno essere effettuate anche all’interno degli istituti se presenti spazi di dimensioni adeguate.

Schermata verde, azzurra o rossa: cosa indicano?

Sarà consentito l’ingresso a scuola se il controllo darà esito verde (certificazione valida per l’Italia e l’Europa) o azzurro (certificazione valida solo per l’Italia). La schermata rossa può indicare, invece, che la certificazione non è ancora valida, è scaduta o c’è stato un errore di lettura.

Cosa fare in caso di semaforo rosso?

In caso di schermata rossa il personale non potrà accedere all’istituto e dovrà regolarizzare la propria posizione vaccinandosi oppure effettuando test antigenico rapido o molecolare. Nel caso in cui il soggetto è in regola la procedura verrà ripetuta fino a esito verde o azzurro.

Come funzionerà la procedura automatizzata?

Per velocizzare i controlli il ministero dell’Istruzione sta operando al fine di realizzare l’interoperabilità fra il Sistema informativo in uso nelle scuole (SIDI) e la Piattaforma nazionale DGC. La procedura automatizzata consentirà al verificatore di interrogare il SIDI senza necessità di scansione di ogni singolo QRcode. La verifica individuale con l’App ‘VerificaC19’ sarà dunque limitata ai soli QRcode che presentano schermata rossa, grazie alla condivisione di database sulle vaccinazioni.

Con quale dispositivo si fanno i controlli?

La circolare del ministero non chiarisce se i verificatori debbano scaricare l’App sul loro cellulare personale. L’ipotesi più probabile è che venga fornito dal dirigente scolastico uno smartphone per le verifiche.