di Giulia Prosperetti Dopo oltre un mese dall’inizio delle prove scritte, e un rimpallo di responsabilità tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e l’ex titolare del dicastero Lucia Azzolina, il ‘mea culpa’ è finalmente arrivato. Investito fin dai primissimi giorni dalla polemiche, il concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado, definito da candidati e sindacati un ‘terno al lotto’, ha mostrato con evidenza tutti i suoi limiti. E per i bocciati, pari, in alcune commissioni, al 90%, si riaccende la speranza della tanto agognata immissione in ruolo. In seguito alla segnalazione inviata dalla Flc Cgil al ministero dell’Istruzione di diversi quesiti errati presenti nei test a crocette computer based sono arrivate le prime risposte. "La Commissione nazionale – ha annunciato il sindacato – ha riconosciuto che due quesiti non contengono alcuna risposta corretta tra le 4 opzioni proposte. Pertanto, ai fini del calcolo del punteggio, verranno riconosciuti a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data". Dalla Costituzione alla Fisica, gli errori contenuti nel quizzone che ha messo in crisi i candidati sono eclatanti. ‘Cosa riconosce l’articolo 34 della Costituzione’ veniva chiesto nel test sottoposto alla classe ‘ADMM’ (sostegno scuola secondaria I grado), ma la risposta ritenuta esatta ‘la libertà d’insegnamento’ si riferisce all’articolo 33. E nessuna delle altre 3 opzioni (‘il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale’; ‘le modalità organizzative degli istituti paritari’; ‘l’autonomia delle istituzioni scolastiche’) conteneva la definizione corretta. Non è andata meglio ai candidati della A060 (Tecnologia nella scuola secondaria di I grado) ai quali è stato chiesto di effettuare calcoli dai risultati impossibili. ‘Se si immerge un solido avente massa 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua, – recitava la domanda – il livello di questo cresce e il volume totale del liquido ...
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