
In Italia l’errore commesso dal medico rischia di essere sanzionato penalmente, come accade solo in altri due Paesi: Polonia e Messico. Una situazione che spinge i camici bianchi verso la cosiddetta ‘medicina difensiva’, l’eccesso di prescrizione di esami o prestazioni per timore di incorrere in contenziosi legali (che incide sulla sanità pubblica per dieci miliardi di euro l’anno e ingolfa le liste d’attesa per esami e prestazioni).
Una stortura che il ministro della Salute, Orazio Schillaci (nella foto), ha annunciato di voler eliminare: "Agiremo per depenalizzare la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile". Inoltre, ha aggiunto, si lavora a delle linee guida "con criteri chiari su quali esami prescrivere e quando". Un annuncio accolto con favore dai sindacati medici.