di Giampaolo Pioli
I suoi familiari dicono che se ne è andato nel sonno col sorriso e una mano sul petto. È morto felice a 102 anni Charles McGee, l’eroe dell’aviazione americana, il primo top gun a guidare uno squadrone ’tutto all Black’ nella Seconda guerra mondiale per poi ripetersi nella guerra di Corea e in Vietnam. Dopo aver sperimentato il peso della segregazione razziale McGee ha usato tutto il suo carisma conquistato nei cieli per incitare i giovani di colore ad arruolarsi in aviazione, diventare piloti e farsi rispettare. È rimasto nelle forze armate per oltre 30 anni e, quando gli chiesero cosa desiderasse al raggiungimento del suo primo secolo di vita, disse senza esitare: "Voglio tornare a pilotare un jet da combattimento". Fu accontentato. il secondo pilota che sedeva dietro di lui al termine del volo ne tesse l’elogio: "Non ho dovuto aiutarlo in nessun modo. Conosceva il nostro moderno bombardiere quasi meglio di me".
Nato in Ohio ma cresciuto in Maryland, a lui va il merito di essersi battuto per ottene re lo squadrone dei ’Tuskegee Airman’ diventato leggendario nella Seconda guerra mondiale. A chi gli domandava come mai si fosse battuto tanto per rompere la barriera razzista che dominava allora nell’aviazione era solito ripetere: "Possiamo dire di essere stati capaci di distruggere ogni mito ne sono orgoglioso". In tre guerre consecutive tornò sempre a casa sano e salvo. Partecipò a ben 409 missioni di combattimento, un record difficile da eguagliare.
Ma la sua eredità è continuata anche fuori dalla cabina di pilotaggio come illuminato attivista per i diritti civili, McGee è sempre stato riconosciuto come un "autentico eroe americano".
Quasi commosso l’attuale ministro della difesa americano Lloyd Austin, anche lui un ex alto ufficiale di colore. Ha salutato la scomparsa del super top gun centenario con un tributo: "Sono profondamente toccato e rattristato per questa perdita, ma sono anche grato al generale McGee per l’eredità che lascia a tutti quanti noi". È stato decorato con la Legione al merito e con la medaglia d’oro del Congresso col gruppo del ’Tuskegee Airman’. Simbolo una pantera nera che sputa fuoco dalla bocca. È entrato nella storia con la reputazione di non aver mai perso un jet o un bombardiere durante gli scontri col nemico.