Equinozio di primavera, cosa c'entra l'uovo di Pasqua

In tutte le epoche e culture l'inizio della bella stagione è un momento di rinascita, spesso celebrato con lo scambio delle uova che simboleggiano fecondità. Dall'Egitto ai giorni nostri, riti e tradizioni Equinozio di primavera, anche il cambio dell'ora arriva in anticipo Equinozio di primavera 2018, perché è il 20 e non il 21 marzo Meteo, neve di primavera. Sos gelo nelle campagne

Uova di pasqua

Uova di pasqua

Roma, 20 marzo 2018 - Nonostante il tempo atmosferico smentisca il calendario, oggi 20 marzo (e non domani 21 marzo) è l'equinozio di primavera, giorno che segna l'inizio dell'allungamento delle giornate e indica convenzionalmente l'ingresso nella bella stagione. In tutte le epoche e culture si è sempre attribuito una grande importanza (e un significato simile) a questo momento dell'anno: in gran parte delle tradizioni, l'equinozio (e la primavera in sé) ha sempre simboleggiato la rinascita, il ritorno della luce e il rinnovamento, richiamando il rifiorire della natura e dei colori. Alla primavera si associa non a caso l'idea di fertilità spesso celebrata attraverso lo scambio delle uova, rito propiziatorio che risale a epoche molto precedenti la Pasqua cristiana. Vediamo quali sono le usanze più antiche e insolite legate a questa giornata speciale.  

Equinozio di primavera, anche il cambio dell'ora arriva in anticipo

Equinozio di primavera 2018, perché è il 20 e non il 21 marzo

LA TRADIZIONE DELL'UOVO -  All'interno della ritualità pagana e precristiana, dall'antica Grecia ai culti celtici e druidici del nordeuopa, solstizi equinozi e in generale ricorrenze legate ai cicli stagionali e astrali hanno sempre occupato un ruolo di primissimo piano. Nello specifico, la simbologia di fertilità e rinascita dell'equinozio di primavera lega insieme moltissimi dei differenti culti e tradizioni e se ne trova traccia anche nei costumi del Cristianesimo. Un esempio di questa 'contaminazione' è rappresentato dall'uovo, che attraverso i secoli e le culture ha mantenuto il suo significato di nascita, vitarisveglio e passaggio dalle tenebre alla luce fino a giungere all'odierno uovo di Pasqua.

La tradizione dell'uovo affonda le radici in epoche lontane. Nella più antica festa di primavera del mondo, le cui origini risalgono al tempo dei faraoni di ben 4700 anni fa, gli egiziani erano soliti festeggiare con pic-nic a base di pesce salato (anticamente offerto agli dei propiziare i raccolti) e altri cibi di buon auspicio, primo su tutto le uova. In Egitto lo  'Sham El Nessim', dal termine egiziano 'Shamo' che significa rinascita, viene celebrato anche oggi, il lunedì dopo la Pasqua copta.

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L'usanza del dono delle uova è documentata già fra gli antichi Persiani, i greci e i cinesi. Così nei miti scandinavi si celebrava la dea della luce Freya, mentre in quelli sassoni ad essere adorata era Ostara dea della rinasciata e della fertilità dal cui nome derivano le parole 'Easter' e 'Oster' (Pasqua in Inglese e Tedesco) e i cui simboli, guarda caso, erano uova, lepri e farfalle. L'uovo di Pasqua nel Cristianesimo è dunque solo un'ultima evoluzione di una consuetudine antica. 

GIAPPONE, LA MAGIA DEI FIORI DI CILIEGIO - Le tradizioni dell'equinozio non riguardano solo il simbolo dell'uovo, naturalmente. Per celebrare l'arrivo della primavera, in Giappone vige ancora l'usanza di contemplare la fioritura degli alberi di ciliegio (sakura in giapponese). Ogni anno milioni di turisti e locali si radunano nei parchi più famosi e organizzano pic-nic tradizionali a base di sushi e sake, gustando i colori e gli odori primaverili. La tradizione è in voga da quasi un millennio ed è nota come Hanami, mentre al calare della notte la festa si trasforma nella Yoshakura e gli alberi vengono illuminati per esaltarne la bellezza. Nella cultura giapponese il ciliegio è simbolo della fuggevole bellezza della natura, fragile e allo stesso tempo capace di rinascere ogni anno dal gelo invernale.

LA FESTA DEI COLORI INDIANA - Nella tradizione induista per dare il benvenuto alla primavera, intorno alla metà di marzo si celebra l'Holi, nota anche come 'festa dei colori', nella quale migliaia di persone si radunano per danzare a tempo di musica ricoprendosi dalla testa ai piedi di polvere colorata. Grazie al suggestivo impatto visuale, l'usanza dell'Holi si è espansa oltre i confini dell'India, con molti Paesi che ospitano eventi a tema indù.